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venerdì, Marzo 29, 2024
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Agguato a Marianella, il profilo di Bernardo Torino colpito tre volte dai sicari

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Aveva precedenti per rapina Bernardo Torino, il 32enne raggiunto da colpi di pistola questa sera a Marianella (leggi qui l’articolo di lancio di Internapoli). L’uomo, cugino di Luigi Torino ‘o gassusar, negli ultimi tempi era stato visto sempre più spesso in compagnia di soggetti orbitanti nel gruppo Cifrone-Tipaldi, quello ‘attivo’ nella parte alta di Miano. Proprio la vicinanza a tale gruppo potrebbe spiegare l’agguato maturato nei suoi confronti. Prima di aderire infatti alla formazione retta dai cugini Luigi e Gaetano Cifrone Torino aveva militato nel gruppo rivale, quello di ‘Abbasc Miano’ retto dal triumvirato formato da Matteo Balzano, Salvatore Scarpellini e Gianluca D’Errico. Un voltafaccia che potrebbe non essere piaciuto a qualcuno legato ancora al vecchio gruppo. Solo un’ipotesi al momento. Secondo le prime notizie trapelate Torino ha riportato ferite d’arma da fuoco ad entrambe le braccia. Non è in gravi condizioni. Ai carabinieri del nucleo operativo del Vomero ha raccontato di essere staro affiancato da due soggetti a bordo di un motociclo in Corso Marianella all’altezza del civico 68. Dopo un tentativo di rapina del suo orologio gli avrebbero esploso colpi d’arma da fuoco. Sul luogo è stata rinvenuta l’auto della vittima con 3 fori bella fiancata. A terra altri cinque bossoli. Un racconto che dovrà essere valutato con attenzione dagli inquirenti.

Chi è Bernardo Torino

Torino non vanta precedenti con la criminalità organizzata: il suo ultimo arresto è per una rapina avvenuta a Pescara nel 2014. Insieme a due complici tentò un raid ai danni di due rappresentanti di preziosi. Le indagini sul suo ferimento sono affidate ai carabinieri. Bernardo Torino è il cugino di Luigi Torino (figlio di Salvatore ‘o gassusar) anch’egli ferito in un agguato avvenuto nel giugno del 2019 (leggi qui l’articolo). L’ uomo, raccontò agli inquirenti di essere rimasto vittima di un tentativo di rapina nella vicina Secondigliano, racconto che non convinse le forze dell’ordine (indagini affidate ai carabinieri di concerto con la polizia). Tante, troppe le incongruenze a cominciare dal ritrovamento fatto dagli agenti tra via Marsala e vicolo Operai (dove Torino ha la residenza): una pistola calibro 9, uno scooter abbandonato, un Piaggio Liberty, e quattro bossoli calibro 9×21. Oltre a questi elementi c’era appunto la parentela dell’uomo: Luigi infatti è figlio di Salvatore Torino ‘o gassusar ex boss dei Lo Russo poi ‘migrato’ alla Sanità dove, all’inizio degli anni Duemila, è stato protagonista di una sanguinosa guerra contro i reduci del clan Misso-Pirozzi.

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