Pasquale Malavita non era contento della gestione degli affari di Mariano Riccio e soprattutto della quota che gli spettava. Per tale motivo minacciò i suoi sodali di denunciarli e di raccontare tutto alla polizia. Fu quella la sua condanna a morte. E’ questo il retroscena dell’omicidio di Pasquale Malavita a Villaricca che ha portato un mese e mezzo fa a cinque ordinanze di custodia cautelare per altrettanti esponenti della Vanella Grassi e degli Amato-Pagano. Fondamentale in tal senso un’intercettazione del figliastro dell’uomo che parla con la mamma:«Ha sparato ‘vocca vocca’… hai capito? Me l’ha detto Marco». Secondo la ricostruzione fatta dai pentiti e supportate dalle indagini dei carabinieri furono Fabio
Magnetti e Alessandro Grazioso che in sella a uno scooter raggiunsero il bersaglio designato e lo uccisero. Giuseppe Magnetti e Umberto De Vitale andarono poi a recuperare lo scooter e l’arma per farli sparire.
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