Aumento di stipendi per sindaco, consiglieri e assessori: scatta la polemica al Comune di Napoli

“L’ aumento degli stipendi al Comune di Napoli per sindaco, assessori e consiglieri è un atto lecito sul piano giuridico perché lo prevede la legge di bilancio. Tuttavia è del tutto illegittimo sul piano morale. Soprattutto per una città che ha un debito di 5 miliardi, prodotto da scelte sbagliate della politica in questi anni. Per effetto delle quali è sottoposta a vincoli pesantissimi ed a rischi di ulteriori aumenti di tasse e balzelli nei prossimi mesi e nei prossimi anni“. E’ quanto afferma Luigi D’Emilio, segretario generale della Funzione Pubblica Cisl dell’area metropolitana di Napoli.

“Atto illecito dal punto di vista morale”, la dichiarazione del segretario generale Cisl sull’aumento di stipendi al Comune

“Questa operazione – secondo il sindacalista – costa in un triennio 240 milioni. Una spesa enorme per una città sempre più povera e marginalizzata per servizi pubblici inefficienti, e strutture ed infrastrutture obsolete. Una spesa insopportabile per tutti. A partire dai lavoratori del Comune che sono ancora in attesa di incassare quei pochi soldi che ad essi spettano come stipendio del 2021″.

“Una oscenità – continua D’Emilio – se si pensa che i dipendenti con i rinnovi contrattuali ottengono nella migliore delle ipotesi, aumenti di 80 euro lordi al mese in più. Contro i 1400 del sindaco, i 1000 degli assessori e i 400 dei consiglieri”. “La normativa vigente – conclude D’Emilio – non obbliga nessuno ad accettare quanto disposto. Il sindaco, la Giunta, i consiglieri comunali e quelli municipali possono anche dire no agli aumenti. E dimostrare, così, senso di responsabilità. In un periodo acuto di crisi economica e sociale, particolarmente feroce a Napoli dove decine di migliaia di famiglie vivono ormai in povertà. Perciò chiediamo ad essi di rinunciare agli aumenti per rispetto dei cittadini e dei lavoratori. in coerenza con quanto spesso hanno sostenuto anche in passato ai massimi livelli. Per la Cisl sarebbe un segnale importante da cui ripartire per risollevare Napoli dal baratro in cui in questi anni la miopia della politica l’ha sprofondata“. (ANSA).