La polizia sta indagando sul caso del bambino di tre mesi ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Santobono di Napoli per meningite e in precedenza trovato positivo alla cocaina all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno.
Le indagini sono coordinate dalla procura di Salerno che ha aperto un fascicolo. Il piccolo – stando a una prima ricostruzione dei fatti – è giunto ieri all’ospedale di Salerno con febbre a 38, e in uno stato di torpore con sintomi di setticemia. È stato per questo sottoposto a Tac da cui è emersa una sepsi riconducibile a meningite che è stata trattata in prima istanza con l’uso di antibiotici.
Contestualmente è stato sottoposto ad analisi delle urine da cui è venuta fuori la presenza di cocaina. A causa dell’aggravarsi delle condizioni, ne è stato quindi disposto il trasferimento in una struttura pediatrica specializzata come il Santobono di Napoli per essere sottoposto a puntura lombare. Qui la conferma della diagnosi di meningite batterica. Le condizioni del bimbo – ricoverato in prognosi riservata – vengono definite gravi e stazionarie.
Il primo lancio
Un bimbo di tre mesi è ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale Santobono di Napoli dopo essere risultato positivo alla cocaina. La scoperta è stata fatta ieri dai medici del reparto di Pediatria dell’ospedale Ruggi di Salerno. Ricoverato nel reparto di terapia intensiva, i medici hanno scoperto che è anche affetto da una importante forma di meningite.
Il piccolo, infatti, era arrivato al pronto soccorso pediatrico in gravissime condizioni. I medici sono riusciti a stabilizzarlo, disponendo il trasferimento in elisoccorso al Santobono dove è tutt’ora ricoverato.
Dalle analisi delle urine è emersa la positività del piccolo – che è venuto alla luce tre mesi fa sempre al Ruggi – alla cocaina. Da quanto si apprende la madre sarebbe un’assuntrice di stupefacenti. Non si esclude, dunque, che la trasmissione possa essere avvenuta attraverso l’allattamento. Il caso è stato segnalato agli agenti della Polizia di Stato che sono al lavoro per ricostruire quanto accaduto.