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venerdì, Aprile 19, 2024
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Bimbo di 4 anni spara e ammazza il fratellino, credeva fosse una pistola giocattolo

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Il tema delle armi negli Stati Uniti continua a non trovare una soluzione che eviti tragedie assurde come quella avvenuta ieri, martedì 22 maggio, in Virginia. Un bimbo di 4 anni ha sparato e ha ucciso il fratellino di 2 anni. Stavano giocando insieme e credeva fosse una pistola giocattolo. La vittima si chiamava Tyson Aponte.

E invece si trattava di un’arma vera e propria. L’episodio è avvenuto in casa alla presenza della mamma. Le autorità locali hanno messo in guardia tutte le famiglie con un appello: «È di fondamentale importanza assicurarsi che le armi siano protette e fuori dalla portata dei bambini», ha detto il maggiore Donald A. Lowe dell’ufficio dello sceriffo.

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A lasciare perplessi è la facilità con cui il bimbo sia entrato in possesso di un’arma carica e pronta a sparare. La vicina Linda Eddy, che ha conosciuto la famiglia oltre dieci anni fa, ha descritto i genitori della vittima come buoni cristiani che hanno provveduto alla crescita dei loro figli e non si spiegano come possa essere accaduta una tale tragedia.

Secondo uno studio sono più di 1.000 ogni anno i bambini negli Stati Uniti che rimangono feriti da armi da fuoco in modo accidentale. Altri 4.500 quelli che rimangono coinvolti in aggressioni, suicidi, omicidi legati al settore delle armi, e circa 1.300 bambini muoiono a causa di tali ferite.

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