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giovedì, Aprile 25, 2024
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Bollette triplicate, i disoccupati di Napoli bruciano le fatture: “Non possiamo pagarle”

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Le cifre esorbitanti delle bollette di luce e gas hanno destato tra i napoletani disoccupati la necessità di ribellarsi. La rivolta si è tenuta a piazza Matteotti a Napoli; lì gli scioperanti hanno posto dinnanzi l’ufficio postale, dove avrebbero dovuto sovvenire al pagamento, due bracieri dove hanno gettato le fatture e le hanno dato alle fiamme.

UNA REAZIONE RISULTATO DI PROMESSE MAI REALIZZATE

“Non possiamo pagare e siamo stanchi delle promesse a vuoto, intanto le spese sono tre volte più alte di prima”. Queste le parole dei membri organizzati nella sigla “Disoccupati 7 novembre” e “Cantiere 167” di Napoli. Eppure i segni della rivolta non si sono limitati a questo, i commercianti, infatti, hanno messo in mostra fuori le vetrine dei negozi le copie delle fatture con l’importo in segno di protesta. I manifestanti rivendicavano tra l’altro un posto di lavoro che così come le altre promesse non si era mai concretizzato.

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NAPOLI, UN CUMULO DI RIVENDICAZIONI DA ASCOLTARE

Questi risultano essere, però, soltanto i primi segni dell’incontinenza pubblica, già evidente nel resto d’Europa. Anche gli scozzesi, pochi giorni prima, avevano promosso lo stesso comportamento di dissenso fuori la sede del distributore di energia di Glasgow. Intanto a Napoli gli stessi scioperanti dopo aver dato fuoco alle bollette, si sono recati presso Palazzo San Giacomo, sede della giunta comunale di Napoli, si sono poi spostati in via Verdi, sede del Consiglio comunale, dove hanno continuato con le loro proteste. In particolar modo si è fatto riferimento alla condizione di instabilità dovuta alla guerra che non ha provocato solo un aumento delle bollette ma anche l’elevazione dei beni primari, non considerando i problemi climatici che costituiscono uno degli inconvenienti più complessi da arginare.

LE RASSICURAZIONI DEL SINDACO DI NAPOLI: GAETANO MANFREDI

“Mi rendo conto della complessa situazione che stiamo affrontando” – ha dichiarato il primo cittadino di Napoli -.  “Ritengo necessario l’intervento del Governo al fine che questo conferisca alle classi meno agiate e povere un sussidio al fine di sostenere ogni famiglia nelle scelte e nei bisogni economici, non si può mettere dinnanzi delle persone la drastica scelta di pagare le bollette o provvedere per la spesa. Sarà fondamentale un supporto finanziario da consegnare ai più bisognosi”.

 

 

 

 

 

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