Una prima volta davvero storica per l’ospedale Santobono-Pausilipon di Napoli. Sono state infatti sperimentate le CAR-T, delle terapie mirate sulle cellule malate e in grado di combattere alcune forme tumorali gravi come la leucemia. Il primo paziente di questa cura sperimentale è stato un bambino di appena 4 anni.
CAR-T, cosa c’è da sapere?
Le terapie CAR-T, acronimo di “Chimeric Antigens Receptor Cells-T“, rappresentano una vera e propria rivoluzione nel campo medico-scientifico, soprattutto nella lotta alle malattie più gravi come quelle tumorali. Queste terapie puntano a rafforzare i linfocidi-T presenti nel sistema immunitario, che vengono “modificati” così da individuare e combattere in modo più preciso le cellule carcerogene del paziente. Sono terapie e tentativi particolarmente personalizzate e consigliate solo per pochissimi pazienti.
Le parole di Conenna e l’ottimismo dei medici
Il piccolo paziente, che aveva già subito un trapianto di midollo osseo lo scorso maggio, ha reagito bene alle terapie. Gli stessi medici si sono detti ottimisti riguardo la nuova cura sperimentale, con loro anche il direttore generale dell’AORN Santobono-Pausilipon ,Rolfo Conenna si espresso sull’intervento, contento del nuovo metodo sperimentale.
“Per la prima volta in Campania e in tutto il Sud Italia si utilizzano le CAR-T su un paziente pediatrico. La terapia genica è il futuro e offre una nuova speranza terapeutica per i piccoli pazienti affetti da tumori del sangue resistenti alle terapie tradizionali“