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domenica, Aprile 28, 2024
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Clan Mallardo, il ras Patrizio Picardi sottoposto alla sorveglianza speciale

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Misura restrittiva nei confronti di Patrizio Picardi, ras del clan Mallardo. I Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Latina, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, hanno notificato un decreto di applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di Minturno, emesso in data 12 marzo 2024 dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Picardi, considerato un pezzo da novanta del clan Mallardo di Giugliano (la cosca appartenente alla cosiddetta Alleanza di Secondigliano formata dai clan Contini del Vasto-Arenaccia, Licciardi di Secondigliano e, per l’appunto, Mallardo di Giugliano), di cui, per un periodo, considerate le carcerazioni dei massimi vertici, è stato anche reggente.

Il 59enne è ritenuto pericoloso in quanto “soggetto che vive abitualmente con i proventi di attività delittuosa e dedito alla commissione di reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica”.

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L’uomo dovrà ora ottemperare ad una serie di prescrizioni, tra le quali il divieto di frequentare altre persone gravate da precedenti penali, divieto di uscire nelle ore notturne, divieto di detenere armi, divieto di allontanamento dal centro cittadino dove domicilia, per la durata di 3 anni e 6 mesi.

Solo a gennaio scorso, Picardi è stato scarcerato dalla Corte d’appello di Napoli che ha accolto l’istanza presentata dai suoi legali che facevano emergere l’insufficienza della misura cautelare per decorrenza dei termini. Una decisione che arriva dopo la precedente decisione della Corte di Cassazione che aveva annullato con rinvio la precedente sentenza che condannava Picardi a 6 anni per estorsione. Il 59enne, prima della scarcerazione, era detenuto al regime del 41 bis nel carcere di Parma.

Picardi è stato menzionato più volte da vari collaboratori di giustizia tra cui Giuliano Pirozzi. Secondo quest’ultimo, Picardi, tra il 2012 ed il 2013, si trovava all’apice con la sua organizzazione, arrivando a essere il referente dei Mallardo nel comune di Qualiano, a nord di Napoli, e braccio destro del boss Feliciano Mallardo.

Condannato nel 2023 a 16 anni di reclusione proprio per aver gestito gli affari del can giuglianese a Qualisno, secondo le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Patrizio Picardi detto “O nasone”, pur essendo stato già condannato nel 2000 per associazione camorristica, aveva preservato il ruolo di peso nel clan Mallardo.

È stato lo stesso Picardi a optare per Minturno come località in cui essere ristretto all’obbligo di soggiorno.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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