Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Benevento, su delega della Procura della Repubblica di Roma, ha eseguito una confisca di prevenzione per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro nei confronti di un ex commercialista residente in provincia di Benevento.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale Penale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, in applicazione della normativa antimafia prevista dal D.Lgs. 159/2011.
Già condannato per 416 bis
Il destinatario della misura era già stato condannato per associazione mafiosa (art. 416 bis c.p.), oltre a risultare gravato da ulteriori precedenti penali. Secondo le Fiamme Gialle, l’uomo presentava un profilo di pericolosità sociale e disponeva di ricchezze ingiustificabili rispetto ai redditi dichiarati al fisco.
Dagli accertamenti patrimoniali è emerso infatti un tenore di vita sproporzionato, alimentato da proventi ritenuti illeciti e frutto di gravi reati. Le disponibilità finanziarie e immobiliari accumulate nel tempo risultavano incompatibili con la posizione reddituale ufficiale.
I beni confiscati
L’attività investigativa ha portato alla confisca definitiva dei seguenti beni:
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un attico di pregio nel centro di Roma,
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una villa di lusso a più livelli in provincia di Benevento,
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una porzione di fabbricato urbano a Torrecuso (BN), all’interno di un complesso edilizio.
Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 5 milioni di euro.
Lotta alla criminalità economica
La Guardia di Finanza sottolinea, nel comunicato, la sinergia operativa con l’Autorità Giudiziaria, ribadendo l’importanza delle indagini economico-patrimoniali per contrastare l’illecita accumulazione di ricchezza da parte di soggetti considerati socialmente pericolosi.
L’obiettivo delle operazioni di questo tipo è tutelare l’integrità del tessuto economico-finanziario, sottraendo capitali illeciti a chi li ha generati grazie a reati gravi.