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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Andrea ucciso a Pianura, la faida si sposta su Tik Tok:«Tornerete a piangere»

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La Gomorra dell’area flegrea si combatte anche a colpi di video. Come quelli, immancabili, su Tik Tok, social sempre più utilizzato per veicolare minacce, insulti alla controparte. Negli ultimi giorni sono diversi i video contro esponenti del clan Calone-Esposito-Marsicano pubblicati da un profilo ‘Poveriavoi’, profilo comparso nelle stesse ore in cui veniva rinvenuto nella ‘Selva di Pianura’ il corpo di Andrea Covelli, il 27enne prima rapito a Soccavo e poi fatto rinvenire cadavere (leggi qui l’articolo). In quei video vengono fatti nomi e cognomi di quelli che vengono considerati dal ‘popolo dei social’ come i responsabili della morte del giovane. «Tornerete a prendere gli schiaffi come i passato», «Ecco il clan della spazzatura di Pianura», «Siete solo tossici», il tutto ‘accompagnato’ da sottofondi musicali non proprio amichevoli. I riferimenti ai componenti del gruppo sono chiari, diretti, tanto è vero che in uno dei commenti si legge:«Cacciamoli da Pianura». Tutti video contro ‘quelli di via Comunale Napoli’ che da mesi si contendono il territorio con i Carrillo-Perfetto, la controparte che ha la sua roccaforte in via Evangelista Torricelli, divenuta in poco tempo la ‘strada delle stese’.

Il punto sulle indagini sulla morte di Andrea Covelli

Forse in questo modo si cerca di instradare gli inquirenti verso la soluzione del caso anche se appare chiaro che il delitto è maturato quanto meno nel contesto dei contrasti tra i due gruppi che hanno cercato di conquistare le macerie di quello che aveva lasciato sul campo il clan Pesce-Marfella. Un delitto feroce quello di Andrea Covelli, ricostruito grazie ad alcuni frame ricavati da telecamere di negozi della zona. Sono le tre del mattino quando il giovane va a comprare i cornetti in un bar della zona. Viene bloccato da due soggetti, due giovani in sella a una sola moto. Covelli segue uno dei due sul suo mezzo guidato da uno dei ‘rapitori’ mentre l’altro li scorta. Mezzo quest’ultimo su cui si aprirà un altro giallo visto che la mattina dopo ne verrà denunciata la scomparsa (leggi qui l’articolo) portando al deferimento di un uomo ascoltato dagli investigatori. Come anticipato da Internapoli (leggi qui l’articolo) la mattina successiva alla scomparsa del 27enne un uomo ha denunciato presso la stazione dei carabinieri di Pianura la scomparsa del proprio scooter. Mezzo ripreso dalle telecamere che hanno poi immortalato le ultime immagini in vita di Covelli. Secondo una prima ricostruzione Covelli sarebbe stato ucciso stesso la notte in cui è stato costretto a cedere il proprio Sh di colore nero e il proprio cellulare a due uomini in scooter. Da via Epomeo i tre avrebbero poi imboccato la strada per Soccavo su un Sh bianco guidato da uno dei due sequestratori. L’ultima immagine che immortala Covelli è quella di una telecamera posta all’ingresso di un bar alla rotonda di Don Giustino, tra via Montagna Spaccata e via Padula.

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Le ferite sul corpo di Andrea Covelli: il suo cadavere ritrovato ieri sera nella Selva a Pianura

Un volto martoriato. Una maschera di grumi, sangue e materia grigia. Mezzo nudo con evidenti segni di bruciatura nel terreno circostante. Questo lo spettacolo presentatosi agli uomini della squadra mobile (dirigente Alfredo Fabbrocini) e del commissariato di Pianura (dirigente Arturo De Leone) quando si sono trovati davanti il corpo di Andrea Covelli, il giovane scomparso quattro giorni fa e poi ritrovato ieri sera nella zona della Selva (tra via Domenico Padula e via Vicinale Pignatiello) dopo una ‘soffiata’ arrivata via telefonata anonima alla famiglia. Il corpo, mezzo nudo e riverso a pancia sotto e mezzo sepolto da un metro e mezzo di terra ed arbusti, era visibilmente martoriato e l’ipotesi, o almeno la prima ipotesi, avanzata dagli inquirenti è che Covelli inizialmente dovesse essere solo vittima di un pestaggio, raid poi degenerato fino alla morte del giovane con il successivo tentativo dei killer di disfarsi in fretta e furia del corpo (leggi l’articolo di ieri). Da qui i colpi di pistola esplosi in pieno volto anche se resta da capire il movente di questa morte così assurda visto che Covelli con la criminalità organizzata non aveva nulla a che fare. Assassini che dunque potrebbero essere stati presi dal panico prendendo cosi la decisione di seppellire la salma nella zona boschiva. Non prima di un tentativo di bruciare il corpo del giovane. Tutte ipotesi al momento visto che bisognerà attendere l’esito dell’esame autoptico.

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