15.8 C
Napoli
sabato, Aprile 20, 2024
PUBBLICITÀ

Covid, stop alle mascherine sui mezzi pubblici e negli ospedali dal 30 settembre

PUBBLICITÀ

Conto alla rovescia per le mascherine anti-Covid: a partire dal 30 settembre decadranno quasi tutte le restrizioni che erano state introdotte per la pandemia. Non sarà più necessario, per esempio, indossare le mascherine su bus, metro e treni, ma anche dentro ospedali, ambulatori medici e Rsa.

La seconda scadenza arriverà invece il 31 ottobre quando cesseranno i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro, che tra le altre cose prevedono in alcuni casi la misurazione della temperatura all’entrata e l’uso delle mascherine al chiuso quando non si può mantenere il distanziamento. Resta fino al 31 dicembre il Green Pass per operatori sanitari, ricoverati e visitatori negli ospedali e nelle residenze per anziani, e che di fatto comporta la necessità di fare il tampone prima di entrare in una struttura sanitaria.

PUBBLICITÀ

Covid, allarme Ema: «Il virus muta a una velocità pazzesca, in autunno nuova ondata»

Il virus Covid continua a mutare e non è ancora facile capire le sue “mosse” a dirlo è Cavaleri che però da speranza. A parlare di Covid e richiami è anche Bassetti. Il Covid pare aver fatto tirare un piccolo sospiro di sollievo o, quantomeno, sembra aver concesso al mondo un graduale ritorno alla normalità. Lo schermo vaccinale è stato fondamentale per la gestione del virus, quel che però fa ancora preoccupare virologi e ministri è la rapidità con la quale il virus potrebbe modificarsi.

Marco Cavaleri, responsabile vaccini e prodotti terapeutici Covid dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), ha infatti parlato di vaccini e Covid all’incontro ‘Efficacia e sicurezza dei nuovi vaccini bivalenti’. Cavaleri ha infatti spiegato che il Covid sta mutando con una certa rapidità: “dobbiamo aspettarci che ci saranno ancora parecchie mutazioni nei prossimi mesi. Effettivamente stiamo uscendo dalla pandemia ma il virus è ancora imprevedibile“.

Davanti ad uno scenario che non pare rincuorare Cavaleri spiega: “Tutti vogliamo essere ottimisti e abbiamo costruito un’immunità nella popolazione sempre più alta, ma in vista dell’Autunno ci vuole un più prudenza“. Maggiore attenzione è quindi richiesta con l’arrivo dell’inverno, stagione portatrice di freddo e quindi inevitabilmente di maggiori casi influenzali. Virus quello del Covid che dovrà però esser tenuto più a bada rispetto ai “soliti” della lista. Bene quindi riavvicinarsi, seppur più cautamente, a misure di prevenzione Covid così come alla, probabile, campagna vaccinale.

Nuovi e “vecchi” vaccini 

A proposito di vaccini è anche per quest’ambito che Cavaleri si augura una maggiore stabilità nella mutazione Covid. “Speriamo che presto questo virus raggiunga un giusto equilibrio per poter convivere con gli uomini come per i virus influenzali, perchè allora potremo prevedere meglio come cambiare la composizione dei vaccini per migliori campagne vaccinali” spiega. Parla poi di uno degli ultimi arrivati tra i vaccini, quello adatto a contrastare la mutazione Omicron. “Quello che vorremo vedere con questi nuovi vaccini adattati è che la protezione si protragga più a lungo, e che la nuova vaccinazione si possa fare dopo 8 mesi; questa è l’aspettativa” dice.

In quanto alle “regole” per approcciarsi al richiamo Omicron, Cavaleri spiega che chi è stato a contatto, durante a punto il periodo Omicron, può aspettare 3-4 mesi prima del richiamo. Parla anche della versione ‘indiana’ Omicron BA.2.75 specificando che il vaccino adatto ad Omicron da copertura anche per quest’ultima. La variante Omicron BA.2.75 “potrebbe prendere il sopravvento, ma è a metà strada tra Omicron 1 e 5 e quindi i vaccini possono coprire da questa sottovariante” spiega. Tocca anche uno dei tasti più delicati della campagna vaccinale anti Covid, quello della fascia 5/11 anni e under 5 anni.

Vaccini Covid, 5/11 anni ed under 5 anni 

Abbiamo appena approvato per il vaccino di Pfizer originale il primo richiamo per la fascia 5-11 anni a dose più bassa. Adesso aspettiamo che Pfizer ci dia altre informazioni e poi probabilmente in ottobre-novembre vedremo di approvare anche il vaccino adattato anti-Omicron come richiamo per questa fascia di età“. “Poi, l’altra revisione che stiamo facendo, e anche qui speriamo in un’approvazione a ottobre, è per la serie primaria di vaccinazione per i bimbi sotto i 5 anni“.

Sia per i vaccini Pfizer che per quelli Moderna “potremmo riuscire già ad ottobre ad approvarli come serie primaria di vaccinazione per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni per Pfizer e dai 6 mesi ai 4 anni per Moderna, ma con il vaccino originario. Ciò perchè non siamo ancora arrivati a decidere sui vaccini adattati per la serie primaria di vaccinazione” spiega.

Covid o influenza: quale vaccino fare prima? 

Cavaleri parla poi del vaccino Covid associato a quello influenzale spiegando la sua sulle due somministrazioni. “Il vaccino anti-Covid e quello antinfluenzale possono essere somministrati allo stesso tempo, si teme però che la nuova ondata Covid sarà a ottobre-novembre quindi è lasciato ai singoli Paesi decidere come gestire le vaccinazioni, se farle cioè insieme o iniziare con quella Covid e poi fare quella antinfluenzale“. “Anticipare la vaccinazione Covid può però essere la scelta adeguata perchè non sappiamo cosa succederà” spiega.

Per contrastare definitivamente il Covid e riuscire così a “metterlo” alla pari di una qualsiasi influenza è prima di tutto necessario proteggersi. In questa fase del Covid: “è importante pensare a rivaccinazioni mirate, ovvero per gli anziani, i soggetti fragili e le donne incinte: queste categorie devono rivaccinarsi con i vaccini adattati, non importa quale usare perchè sono tutti efficaci, e adesso è il momento di farlo perchè stiamo entrando nella stagione fredda e ci sarà un nuova ondata Covid“.

Per Cavaleri, che conclude così, è quindi “bene proteggersi” con la speranza “di arrivare alla vaccinazione anti-Covid una volta l’anno come per l’influenza, e per le categorie più a rischio“.

Bassetti su Covid

A parlare di Covid è stato anche Bossetti che avvisa: “se si è nella categorie a rischio non bisogna aspettare per ricevere il booster aggiornato del vaccino anti covid perché potrebbe essere tardi. E’ evidente che il virus rialzerà la testa e tornerà a circolare verosimilmente dalla metà-fine del mese di ottobre“. L’infettivologo Matteo Bassetti ha infatti anch’egli tenuto a precisare l’importanza all’attenzione e alla prevenzione anti covid. “E’ il momento di fare la formica e non la cicala” conclude rivolgendosi soprattutto, ma non solo, a soggetti fragili e over 60.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

“La nostra storia non resti un affare di famiglia”, l’appello della mamma di Mario Paciolla

Da Napoli Anna Motta, la mamma di Mario Paciolla, il cooperante morto in Colombia in condizioni non chiare, lancia...

Nella stessa categoria