Secondo quando scritto dalla rivista scientifica inglese “The Lancet”, entro il 2050, il mondo potrebbe andare in contro ad un drastico aumento delle diagnosi di tumori. Le ricerche avvisano anche di un potenziale aumento della mortalità che arriverebbe a livelli mai visti.
La ricerca e la previsione del 2050
La ricerca non va troppo indietro con gli anni e si basa sui dati raccolti nel 2022. Nei 204 Paesi utilizzati come campioni per la ricerca, sono risultati ben 20 milioni di diagnosi tumorali attribuibili a 47 tipi di cancro differenti. Secondo questa tendenza, i casi nel 2050 potrebbero raggiungere i 35 milioni, con i morti che salirebbero vertiginosamente a 19 milioni. I risultati sono preoccupanti perché varie forme tumorali ad oggi compaiono in età più avanzata e siccome l’aspettativa media dell’essere umano si è allungata nel corso dei secoli, c’è un rischio maggiore di contrarle. Ad oggi il rischio cumulativo di sviluppare un cancro per un europeo durante tutta la sua vita, è del 50%.
Le cause principali dell’aumento di tumori
Se ci sono dei lati che non possiamo controllare, come l’aspettativa di vita, sicuramente possiamo migliorare alcuni fattori che promuovono la comparsa di queste malattie. Le cause maggiori sono il tabacco, l’alcol, la sedentarietà, l’alimentazione scorretta e l’inquinamento. Questi macro-argomenti sono da decenni causa di discussione e dibatto tra gli esperti del mondo scientifico e del settore oncologico più bello specifico. L’eccessivo uso di queste sostanze che sono particolarmente dannose nell’uomo, aumentano a dismisura il numero di casi e di morti, quest’ultimi sono infatti più del 40%. Il problema di queste grandissimi dipendenze e problematiche è che si sono insediate rapidamente in tutti i Paesi del mondo. I continenti più colpiti sono l’Asia e l’Africa che a causa delle basse condizioni igienico sanitarie che potrebbero registrare ancora più morti.
La situazione italiana e come combatterli
L’Italia ad oggi conta 395mila nuove diagnosi e circa 180mila morti. La metà di questi morti è sempre legata ai fattori “evitabili” che dipendono dai cattivi comportamenti umani. Nonostante la numerose campagne di prevenzione e di screening gratuito, sono pochi gli italiani che ne usufruiscono e che prevengono le malattie. La mancanza di prevenzione è legata anche ad un fattore prettamente culturale, basta pensare che il governo italiano spende solo il 6,8% per la prevenzione contro i tumori, ben la metà del Regno Unito, ben oltre il 12% e sotto la media europea. Secondo Franco Berrino, epidemiologo e già Direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto tumori di Milano: “In Italia, se vogliamo abbattere davvero il rischio, dobbiamo eliminare le bevande zuccherate e quelle ‘zero’, ridurre drasticamente il consumo di carne in generale, in particolare salumi e carni rosse, e al contrario aumentare il consumo di cereali integrali e alimenti vegetali. Sono scelte semplici, ma potenti, che possono fare la differenza nella vita di ciascuno”.

