PUBBLICITÀ
HomeCronacaEstorsioni a tappeto a Caivano, rischio stangata per il boss Angelino

Estorsioni a tappeto a Caivano, rischio stangata per il boss Angelino

PUBBLICITÀ

Rischiano oltre un secolo di carcere il boss Antonio Angelino ‘Tibiuccio’ e altri sette affiliati della mala di Caivano. Il boss, secondo la Procura, avrebbe infatti guidato il clan anche durante la sua latitanza nella primavera del 2024. Per ‘Tibiuccio’ la richiesta è stata di 18 anni di carcere mentre sono stati invocati 10 anni per Gaetano Angelino, 13 anni Michele Leodato, 12 anni Aniello Leodato, 11 anni Raffaele Lionelli e 6 anni e otto mesi per il collaboratore di giustizia Massimiliano Volpicelli.

Spetterà adesso al collegio difensivo, composto tra gli altri dagli avvocati Rocco Maria Spina, Maria Grazia Padula e Sergio Cola, provare a ridimensionare le accuse con la sentenza attesa per inizio novembre. Secondo gli inquirenti i Leodato fino all’aprile 2022 sono stati agli ordini di Antonio Angelino, il boss della città del Parco Verde, e hanno lavorato al pizzo. Come scriveva il gip: “Con richieste estorsive ‘a tappeto’, si presentavano sotto l’appellativo dei “compagni di Caivano” e di “zio Michele” (Leodato)”. A disposizione del clan vi era un’ autorimessa che per la Dda era il luogo di incontro tra il clan e le vittime.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ