Tornano in libertà i due 30enni arrestati ieri sera a Napoli durante gli scontri tra manifestanti e Polizia in via Santa Lucia, a pochi passi dalla sede della Regione Campania. Secondo quanto si apprende da Il Mattino, per entrambi è caduta l’accusa di violenza nei confronti degli agenti. I due arrestati sono stati condannati per resistenza a pubblico ufficiale. Per entrambi la Procura aveva chiesto gli arresti domiciliari, ma il giudice ha deciso rispettivamente per l’obbligo di presentazione alla Pg e per la sospensione della pena.
Continuano intanto le indagini della forze dell’ordine per ricostruire quanto accaduto nella scorsa notte a Napoli. Per alcune ore la città è stata messa a ferro e fuoco da facironosi che si sarebbero infiltrati ad una manifestazione che, nei piani degli organizzatori, sarebbe dovuta essere pacifica.
Ieri sera a Napoli si sono verificati “attacchi preordinati”, atti di violenza “organizzati, inaccettabili e da condannare”, ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese esprimendo “solidarietà e vicinanza” alle forze di polizia, ai militari e ai membri della polizia locale che sono stati aggrediti e feriti in “veri e propri episodi di guerriglia urbana”. La guerriglia urbana e le aggressioni alle forze di polizia ieri sera a Napoli “nulla hanno a che fare con le forme di dissenso civile e con le legittime preoccupazioni degli imprenditori e dei lavoratori legate alla difficile situazione economica”. sottolinea Lamorgese che è in continuo contatto con il prefetto di Napoli che oggi ha convocato il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza.