Al vaglio di Palazzo San Giacomo l’ipotesi di istituire fasce orarie di apertura e chiusura anticipata dei locali: fino alle 23 in settimana e all’una nel weekend. De Iesu: “Bisogna trovare una soluzione per mettere tutti d’accordo: esercenti, residenti e ragazzi”.
L’ipotesi di chiusura anticipata dei locali
Il Comune di Napoli sta valutando l’ipotesi di istituire fasce orarie di apertura per i locali della movida – i cosiddetti “baretti” – allo scopo di prevenire nel modo migliore possibile i casi di violenza. A breve potrebbe esserci un’ordinanza del sindaco Gaetano Manfredi, che prevederà la chiusura anticipata dei locali disciplinata da due fasce orarie. Alcuni “rumors” parlano di chiusura alle 23 dal lunedì al giovedì e all’una di notte per weekend: ipotesi su cui c’è già il no di Confcommercio e Confesercenti.
La risposta di De Iesu
La proposta, non ancora confermata, ha provocato parecchio dissenso. Ma per Antonio De Iesu – assessore alla Polizia Municipale e Legalità del Comune di Napoli – la chiusura anticipata dei locali può portare grandi benefici. “Stiamo valutando la riduzione dell’orario di apertura dei locali“, ha spiegato a margine di una conferenza stampa sulla Napoli Marathon prevista per domenica 14 novembre, “perché con una fascia temporale ridotta, sarà anche più facile controllare il territorio“. Ma non ci saranno colpi di mano: De Iesu ha anche aggiunto ai cronisti presenti all’evento che a breve verrà sentito l’assessore Teresa Amato e che si cercherà una soluzione.
La volontà di mettere tutti d’accordo
Saranno sentiti anche commercianti e residenti, per mettere d’accordo quante più persone possibile. “Ci sono tante diverse esigenze. Quelle degli esercenti, quelle dei residenti e quelle dei ragazzi, dobbiamo mediare e capire quale sia l’orario più giusto“, ha aggiunto ancora De Iesu. Non è esclusa infatti una fascia oraria diversa, come ad esempio un’estensione fino alle due nel fine settimana. Ma l’obiettivo è avere un’ordinanza definitiva entro fine novembre.