L’emergenza coronavirus sta letteralmente sconvolgendo, sotto ogni punto di vista, l’Italia e gli italiani. Ogni cittadino è costretto a restare a casa per evitare il rischio contagio, anche se, quando necessario, deve in ogni caso recarsi per acquistare beni di prima necessità o per svolgere mansioni importanti. E, ancora, per lavorare.
Multato mentre comprava del latte
Non tutti però ritengono che queste siano azioni consentite. Pochi giorni fa è difatti giunta alla nostra redazione la segnalazione di Gennaro, un cittadino di Napoli che è stato multato mentre stava andando a comprare il latte per il suo bimbo di un anno. L’uomo, mentre era in strada, è stato fermato dalle forze dell’ordine e, quando ha esposto la sua versione, ha ricevuto un trattamento alquanto inaspettato. «Mi hanno fermato ad un paio di chilometri dalla mia abitazione – spiega Gennaro – e dopo aver spiegato i motivi per i quali sono uscito, gli agenti hanno comunque deciso di multarmi». Ma a fare notizia ed a creare clamore è il fatto che, il verbale, ammonta a 1066 euro e, soprattutto, non rispecchia la versione del cittadino. «Hanno riportato che in quel momento probabilmente stessi andando addirittura a prostitute». Poi continua: «Tornando a casa sono stato fermato di nuovo. Quando ho raccontato agli altri agenti cosa mi è accaduto, loro mi hanno risposto che quella multa non poteva essere formalizzata in quanto ero in giro per acquistare un bene di prima necessità».
Gennaro non vuole prendersela con le forze dell’ordine e, soprattutto, comprende il momento difficile: «È giusto essere preoccupati, ma non è un valido motivo prendersela con noi cittadini. Chiedo giustizia».
