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venerdì, Aprile 19, 2024
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Chiude un pezzo di storia di Napoli, il Cinema Arcobaleno “sconfitto” dal Covid

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«Oggi è un giorno triste per i cinefili partenopei ma anche per tutti quei vomeresi che, in oltre sessant’anni di vita, hanno avuto occasione di trascorrere in quelle sale tante bellissime ore. Stamani sono iniziati i lavori nei locali del cinema Arcobaleno in via Consalvo Carelli che, abbandonata la sua destinazione storica, a breve, stando a quando si è potuto apprendere sui luoghi, vedrà nascere al suo posto un centro commerciale cinese».

A dare la notizia è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che già agli inizi del 2014, si era battuto, con esito positivo, promuovendo un flash mob e una petizione che raccolse oltre mille firme, per  scongiurare la scomparsa della storica sala cinematografica.

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Chiude il Cinema Arcobaleno a Napoli, le parole di Capodanno

«Purtropposottolinea Capodanno -, a differenza di quanto avvenuto sei anni fa, questa volta non ci sarà un lieto fine, con la riapertura della sala cinematografica, dopo la battaglia sostenuta dai cittadini. La pandemia ha messo fortemente in crisi il settore e la preoccupazione è che a questa scomparsa ne possano seguire altre. Da mesi si parla anche della possibilità che anche il cinema-teatro Acacia, posto nel limitrofo quartiere Arenella, potrebbe cambiare destinazione d’uso».

«Il cinema Arcobaleno – ricorda Capodannonacque alla fine degli anni cinquanta con il nome Stadio a ragione della vicinanza con lo stadio Collana che all’epoca ospitava le partite del Napoli. Successivamente, con il boom delle sale cinematografiche, agli inizi degli anni novanta, si ebbe la trasformazione con la nascita della multisala, con quattro sale e un’offerta variegata che comprendeva anche film d’autore e blockbuster».

Chiude il Cinema Arcobaleno a Napoli, l’amarezza di Capodanno

«Purtroppoaggiunge Capodannosu otto sale cinematografiche presenti solo nell’ambito del quartiere Vomero, un territorio di poco più di due chilometri quadrati d’estensione, che alla metà del secolo scorso vantava la più alta concentrazione di questo tipo di strutture, già negli anni trascorsi ne avevano chiuso cinque, l’Ideal in via Scarlatti, dove attualmente è ubicato un megastore, l’Ariston in via Morghen, sostituito da una banca, il Colibrì in via de Mura, sostituito da un club fitness, il Bernini, sostituito da un negozio di abbigliamento per bambini e l’Abadir, già Orchidea, in via Paisiello dove è nato l’ennesimo supermercato, Adesso si aggiunge anche la sesta, con il cinema Arcobaleno, restandone dunque in funzione, rispetto al passato, solo due, per una popolazione di circa 48mila residenti».

«Senza dimenticarecontinua Capodannoche proprio al Vomero, in via Cimarosa, nacque nel lontano 1909 il cinema italiano con gli stabilimenti della Lombardo film che, alcuni lustri dopo, avrebbe dato vita alla più grande casa cinematografica italiana: la Titanus».

«Purtroppo conclude amareggiato -, oltre agli effetti della pandemia, paghiamo, e non da oggi la totale assenza d’iniziative valide e concrete per evitare la scomparsa di luoghi di cultura, ma anche di aggregazione e di socializzazione, come i cinema. Da tempo invece in altre città italiane, come Bologna e Firenze, nello specifico settore, i consigli comunali hanno approvato apposite norme, cosiddette “salva-cinema”, che consentono, attraverso apposite convenzioni, la sopravvivenza di sale storiche come appunto il cinema Arcobaleno, laddove purtroppo nel capoluogo partenopeo non si può che registrare la più totale assenza di valide iniziative  nonostante la crisi che da tempo coinvolge il settore delle sale cinematografiche, aggravata dall’attuale pandemia».

Chiude a Napoli il cinema Arcobaleno, Europa Verde insorge

«La notizia della chiusura del cinema Arcobaleno al Vomero è un fulmine a ciel sereno che ci colpisce profondamente. Un ennesimo esempio di arretramento culturale del territorio che perde un punto storico per la socialità e la promozione culturale. Siamo preoccupati da questa deriva  che avanza da molto tempo. Già in passato, infatti, siamo riusciti a scongiurare la chiusura grazie a una forte mobilitazione di massa partita dal basso.

Ma stavolta sotto i durissimi colpi della crisi economica scatenata dal Covid cade un altro presidio di arte, cultura e sano svago per i cittadini. Il nostro territorio sta subendo un’aggressione commerciale senza precedenti, spesso con capitali di dubbia provenienza. Continueremo a opporci a questa deriva anche perché ogni volta che chiude un cinema, un teatro o una libreria è sconfitta per tutti». Lo hanno dichiarato il consigliere regionale di europa Verde, Francesco Emilio Borrelli e il consigliere del Sole che Ride della V Municipalità, Rino Nasti.

 

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