Gli emissari del clan Abbinante sono arrivati fino a Giugliano per ottenere un’estorsione da 500mila euro. Nella tarda serata del 18 aprile due misteriose persone si sono presentate in via Marchesella fuori al box di un dipendente dell’autoricambi e lì si sono avvicinati intimandogli: “Domani non devi aprire il magazzino”. Il minacciato era un dipendente del negozio situato a Qualiano.
Il tragico epilogo commerciale si è verificato nella notte del 19 aprile 2024 quando due uomini, non ancora indentificati, sono andati davanti all’ingresso del negozio e hanno appiccato il fuoco alla saracinesca. Secondo la Procura la tempistica e la modalità di svolgimento delle condotte porta a ritenere, evidentemente, e più che verosimilmente, i fatti connessi.
Un incubo durato 6 mesi
Un commerciante ha vissuto un incubo per 6 mesi dopodiché è stato costretto a chiudere la sua attività a Qualiano. Il 9 ottobre del 2023 Francesco Abbinante, figlio del boss Guido, avrebbe rivolto la prima minaccia ad un parente del titolare dell’attività commerciale: “Tutto quello che fate qua, passo una volta al mese, mi dovete dare tutto a me, perché tutto quello che avete è di mio padre“.
Il blitz contro il Abbinante
Gli indagati sono Abbinante, ex reggente dell’omonimo clan di Scampia, Francesco Pio Esposito, Donato Cacace, Maurizio Cicala, Luigi Estatico, Renato Pugliese. Venerdì mattina la Polizia di Stato di Napoli, su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, a Napoli e a Torre del Greco, ha tratto in arresto, in esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, 5 persone gravemente indiziate del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Pizzo da 500mila euro
I destinatari del provvedimento cautelare, avvalendosi della forza intimidatrice degli Abbinante di Scampia, avevano richiesto alle vittime tangenti estorsive per 500mila euro oltre a 3 appartamenti. Nel corso dell’operazione, condotta da personale della Squadra Mobile e del Commissariato Scampia, sono state sequestrate anche 2 pistole con relativo munizionamento, rinvenute nell’abitazione di uno degli indagati. Un altro soggetto destinatario dello stesso provvedimento è irreperibile e attivamente ricercato.