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Nuovi Giuliano e Mazzarella, arriva la stangata: oltre due secoli di carcere

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Una vera e propria mazzata per i nuovi Giuliano e i Mazzarella. Oltre due secoli e mezzo di carcere per i ras del centro storico finiti sotto scacco nel maxi blitz dello scorso anno. Non sono mancate le sorprese anche se alla fine la condanna complessiva è piuttosto cospicua. Tra gli imputati infatti figuravano personaggi di assoluto spessore criminale come Salvatore Barile (chiesti per lui 20 anni): Totoriello, difeso dagli avvocati Leopoldo Perone e Domenico Dello Iacono, è stato invece condannato a 16 anni e quattro mesi vedendo grazie ai suoi legali ridimensionata la richiesta della Procura. Tra le condanne spiccano quelle per il collaboratore di giustizia  Salvatore Giuliano ‘o russ (a 12 anni), Gennaro Caldarelli (12 anni rispetto alla richiesta di 14 anni), 12 anni per Vincenzo Caldarelli, Emanuele Amoroso (8 anni e otto mesi), Giuliano Cedola (12 anni e cinque mesi), Gennaro Imparato (18 anni e otto mesi), Antonio Morra (18 anni e quattro mesi), Cesare Morra (ha ottenuto il riconoscimento di mero partecipe ed esclusione dell’aggravante ha ottenuto una condanna a 13 anni e nove mesi rispetto ai 20 chiesti dalla Procura:  Morra era difeso dall’avvocato Roberto Saccomanno, Ciro Oliviero (13 anni), Cristiano Giuliano si è visto riconoscere una condanna a 10 anni  e quattro mesi con il riconoscimento di mero partecipe e non di capo e l’esclusione dell’aggravante dell’associazione: il ras di Forcella, difeso dall’avvocato Roberto Saccomanno, rischiava una condanna a 20 anni. Il legale incassa anche il buon risultato per Alessio Vicorito che si è visto escludere il tentato omicidio e l’aggravante dell’associazione ha rimediato 19 anni. Altro risultato degno di nota è l’assoluzione di Stefano Capuano per il quale erano stati addirittura chiesti 15 anni: a prevalere è stata la strategia difensiva del suo legale, l’avvocato Leopoldo Perone. Assolto anche il ras Domenico De Martino detto a caciotta.

Le altre condanne

Tra le condanne 12 anni Antonio Bonavolta, 5 anni Pio Vittorio Calcavecchia, 12 anni e sei mesi Luigi Carrano, 11 anni Pasquale Casaburro, tre anni e sei mesi Raffaele Cella, 3 anni Ciro Giuliano, 11 anni e nove mesi Salvatore Giuliano “Bombolone”, 5 anni e quattro mesi Carmine Iafulli, 11 anni e cinque mesi Salvatore Marino, 12 anni e nove mesi Angelo Massa, 12 anni e sei mesi Massimo
Somma, 12 anni e sei mesi Gennaro Tarascio. Nel collegio difensivo gli avvocati Leopoldo Perone, Domenico Dello Iacono, Roberto Saccomanno, Carlo Ercolino, Mauro Zollo e Antonio Delvecchio.

Due i filoni investigativi

L’operazione del luglio scorso nacque da due filoni investigativi seguiti dagli uomini della squadra mobile di Napoli, del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli e del Commissariato Vicaria-Mercato ed in particolare uno condotto dalla squadra mobile in relazione al clan “Giuliano”, articolazione del più ampio sodalizio dei Mazzarella, operante nei quartieri Forcella e Maddalena; l’altro, invece, sviluppato sempre dalla squadra mobile di Napoli e dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli relativo al gruppo della cosiddetta paranza di San Gaetano, operante nel Rione San Gaetano, e al gruppo dei Caldarelli, operante nella zona delle Case Nuove, entrambi articolazioni del clan Mazzarella.

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Nello specifico, la prima attività d’indagine, sviluppata tra gennaio 2020 e la seconda metà del 2021, ha consentito di monitorare la nascita, l’ascesa e l’affermazione dell’aggregazione criminale diretta da Salvatore Giuliano ‘o russ, il quale, scarcerato nel mese di aprile del 2020, dopo una lunga detenzione, ha promosso e realizzato un ambizioso progetto finalizzato ad acquisire il controllo diretto delle illecite attività esercitate nel comprensorio Forcella – Maddalena – Tribunali. Le indagini documentarono l’alleanza con il sodalizio criminale capeggiato dalla famiglia Mazzarella, attraverso gli incontri con i vertici del clan, nel corso dei quali sono state impartite le direttive per l’operatività del nuovo cartello criminale Giuliano-Mazzarella. Sono stati registrati, inoltre, rapporti criminali con altre organizzazioni criminali operanti nella città di Napoli, in particolare con il gruppo criminale attivo nel quartiere San Gaetano. Le indagini hanno, infine, consentito di documentare numerosi reati-fine commessi dall’associazione in parola, come tentati omicidi, lesioni, estorsioni, rapine, traffico di droga e spaccio al dettaglio di stupefacenti.

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