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giovedì, Marzo 28, 2024
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Omicidi tra Di Lauro e Scissionisti, scarcerato uno dei protagonisti della prima faida di Scampia

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Scarcerato dal Tribunale del Riesame in seguito all’annullamento del provvedimento Antonio Montanino, coinvolto nell’operazione che ha portato alla sbarra alcuni esponenti di spicco dei protagonisti della prima faida di Scampia. Montanino è stato scarcerato

La Squadra Mobile di Napoli ha ricostruito tre efferati omicidi commessi nel 2004 e notificato 11 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti esponenti dei clan camorristici Di Lauro e degli «scissionisti», che dettero vita alla prima «faida di Scampia».

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Le indagini della Dda di Napoli, partite dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, riscontrate dagli investigatori, con l’apporto di intercettazioni, hanno fatto luce sul duplice omicidio di Raffaele Duro e Salvatore Panico, di 49 e 44 anni, avvenuto a Mugnano il 22 gennaio 2004, sull’ omicidio di Federico Bizzarro (26 aprile 2004 a Qualiano), e su quello di Gaetano De Pasquale, 26 anni, (1 novembre 2004).

La guerra tra i Di Lauro e gli «scissionisti» del Gruppo Amato-Pagano

Due dei tre omicidi avvennero nel periodo immediatamente precedente all’ inizio della guerra tra i Di Lauro e gli «scissionisti» del Gruppo Amato-Pagano.

L’omicidio di De Pasquale, fu eseguito tre giorni dopo l’inizio della «faida», aperta dal duplice omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno, fedeli a Cosimo Di Lauro, avvenuto il 28 Ottobre 2004. Il mandante degli omicidio di Duro, Panico e Bizzarro fu – secondo quanto emerso dalle indagini – Cosimo Du Lauro che voleva epurare il clan dei vecchi referenti territoriali a Mugnano e Melito, e sostituirli con nuovi capizona. De Pasquale fu sequestrato e poi ucciso dagli «scissionisti», dopo essere stato torturato, perchè sospettato di essere una spia dei Di Lauro, che avrebbe potuto indicare ai gruppi di fuoco del rione «Terzo Mondo» di Secondigliano i covi degli avversari.

I destinatari delle ordinanze di custodia cautelare, già in carcere per altre reati, sono i vertici dell’epoca del clan Di Lauro e degli «scissionisti». Si tratta di: Cosimo Di Lauro, 46 anni, Arcangelo Abete,50, Vincenzo Notturno, 42, Antonio Montanino, 42, Gennaro Marino, 50, Ciro Mauriello, 42, Rito Calzone, 45, Cesare Pagano, 40, Ciro Caiazza, 60, Lucio Carriola, 45, e Carmine Pagano, 45,

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