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giovedì, Marzo 28, 2024
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Omicidio Antonio Natale e spaccio: “Sono loro i responsabili”, bufera dopo la diretta Fb di Pino Grazioli

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“Seguite questa diretta – dice Grazioli – mi avete chiesto in tanti le foto degli spacciatori, dei presunti assassini, di coloro che non si trovano attualmente oggi (ndr-  si è detto che dopo il ritrovamento del cadavere di Antonio Natale quattro persone sarebbero scomparse) adesso vi mostreremo le foto”. Queste le parole del giornalista Pino Grazioli che ieri serata in una diretta facebook ha mostrato i profili social di quattro persone del Parco Verde, oltre alle fotografie, collegandoli, in maniera diretta, secondo il suo punto di vista, alla morte di Antonio Natale.

La diretta di Pino Grazioli ha suscitato la reazioni di molti. In particolare anche dei soggetti tirati in ballo i quali. Dopo che il video è stato condiviso e diventato virale, sono andati presso la tenenza dei carabinieri di Caivano. I soggetti si sono dichiarati estranei ai fatti, oltre che a disposizione delle autorità, chiedendo rispetto e legalità alle forze dell’ordine verso le proprie persone.

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Caos e proteste dopo la diretta Fb di Pino Grazioli

Cosa certa che i carabinieri di Caivano, Casoria e Castello di Cisterna stanno proseguendo le indagini per chiarire definitivamente un’altra brutta pagina contemporanea di Caivano Il giornalista Pino Grazioli, nel corso di una diretta, ha mostrato i profili facebook di alcuni soggetti, scorrendo le foto delle loro bacheche dal desktop del suo computer e ha quindi inquadrato anche diversi familiari degli stessi, comprese delle ragazze e minori. Ha invitato il suo pubblico a condividere la diretta facebook e a spiattellare sui social le foto di questi residenti. La diretta è diventata virale. Alcune persone hanno ricevuto minacce e messaggi vari. Così sono andati in Caserma.

“Non siamo assassini, condoglianze alla famiglia di Antonio Natale”, i Bervicato del parco Verde si difendono dalle accuse

I carabinieri sono usciti nel piazzale e hanno discusso con questa famiglia, rimasta dall’altra parte del cancello, che si è sentita toccata da quanto era accaduto: “Noi non siamo coinvolti in questa storia, siamo tutti qui e non capiamo perché questa persona ci ha tirato in ballo, pubblicando foto delle nostre donne e dei bambini”. Alla fine dopo quasi 30 minuti di discussione la famiglia ha deciso che procederà per vie legali. Oggi, insieme all’avvocato, sporgerà querela per diffamazione aggravata nei confronti del giornalista.

Antonio Natale attirato in trappola da chi si fidava e ucciso, il mistero degli altri uomini spariti

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