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sabato, Maggio 11, 2024
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Omicidio del piccolo Giuseppe, Tony resta in carcere ma c’è una clamorosa novità

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Il gip del tribunale di Napoli Nord, Antonino Santoro, ha convalidato il fermo del pm nei confronti di Tony Essobti Badre, accusato dell’omicidio del figlio della sua convivente e del ferimento della sorellina, avvenuti a Cardito  domenica scorsa.

La posizione si è aggravata

Il gip, a seguito dell’udienza di convalida svoltasi oggi, ha emesso nei confronti del 24enne ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario aggravato da futili motivi e lesioni aggravate.  Avrebbe cercato di fermare il compagno ma senza riuscirci la mamma del piccolo di 7 anni che a Cardito è morto in seguito alle percosse. Lo ha detto al Gip del Tribunale di Napoli Nord, il 24enne Tony Sessoubti Badre accusato di aver ucciso il bimbo. Inizialmente ha anche “sottovalutato la portata delle ferite” inferte al figliastro, perdendo quelle due-tre ore risultate fatali. Il 24enne venditore ambulante ha raccontato della difficile convivenza con la compagna, madre di tre figli avuti da una passata relazione, con cui aveva frequenti dissidi.- “Volevo bene ai ragazzi come fossero miei, ma quando hanno distrutto la cameretta, in particolare la sponda del letto acquistata con tanti sacrifici, ho perso la testa”. Così al Gip del Tribunale di Napoli Nord, il 24enne Tony Sessoubti Badre (difeso da Michele Coronella) in carcere a Poggioreale dalla notte di domenica per l’omicidio del figlio di 7 anni della compagna, ammette la propria piena responsabilità chiarendo anche alcuni dettagli, come quello del manico di scopa usato come arma: “Era già rotto e me ne sono servito”.

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 Le condizioni della sorella

 

Continua a migliorare il quadro clinico della bambina di sette anni rimasta ferita nel corso della tragedia di Cardito di domenica scorsa, in cui ha perso la vita il suo fratellino. La piccola resta ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli, piantonata dalle forze dell’ordine e con il divieto di incontrare i parenti. «Il quadro clinico – spiega all’Ansa Vincenzo Tipo, primario del pronto soccorso – è in continuo miglioramento per le condizioni fisiche, ma la piccola resta qui anche per proseguire il percorso di sostegno psicologico a cura dello staff dell’ospedale».

La bambina in ospedale sta incontrando il pm Paola Izzo della Procura di Napoli Nord, che si occupa delle indagini e l’ha già interrogata ieri per circa due ore, si apprende, alla presenza della psicologa che la segue, facendosi raccontare gli episodi che hanno portato alle percosse subite da lei e dal fratello. I colloqui della piccola con il pubblico ministero proseguiranno anche nei prossimi giorni, con durate mai troppo lunghe per non acuire lo stress della bambina.

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