Dopo una lunga e intepidante attesa, è finita la telenovela che teneva incatenato Victor Osimhen al Napoli. Dopo aver raggiunto l’accordo con il Galatasaray, come afferma Gianluca Di Marzio, l’attaccante nigeriano durante la notte del 29 e del 30 luglio era in volo per la Turchia proprio per firmare con la squadra di Istanbul. Fino ad ora tante erano state le offerte per l’ormai ex Napoli, ma nessuna di esse era stata abbastanza convincente da smuovere il presidente Aurelio De Laurentiis dalla sua richiesta. Si era fatto avanti l’Al-Hilal, club arabo dove milita anche Kalidou Koulibaly, con un’offerta monstre al nigeriano. Nonostante ciò, l’offerta non soddisfava i requisiti del patron azzurro e la destinazione non convinceva a pieno l’attaccante ex Lille e Wolfsburg. Forte l’interesse presentato anche di Juventus, Liverpool e Psg, ma nessuna di queste, ha provato ad andare fino in fondo all’affare.
Safa Kaan, giornalista di Sportcell, ha rivelato alcuni dettagli sulla presentazione di Osimhen al Galatasaray:
“Il Galatasaray si prepara ad annunciare Victor Osimhen. Salvo imprevisti, Victor Osimhen arriverà all’isolotto di Galatasaray in barca durante l’evento previsto per giovedì. Consiglio di prestare attenzione alla timoneria durante un evento in cui sono previste sorprese a bordo”.
Masterclass De Laurentiis: ecco le condizioni della vendita
Ancora una volta, il presidente Aurelio De Laurentiis ha svolto un capolavoro, sia sotto il punto di vista del mercato, sia per la questione bilanci. Infatti Victor Osimhen va al Galatasaray per 75 milioni: 40 subito e 35 entro 12 mesi più il 10% delle futura rivendita e la clausola anti-Italia per due anni. Guardando anche agli anni precedenti, questa può essere considerata l’operazione più complicata svolta dagli azzurri negli ultimi anni. Infatti il nigeriano sembrava essere destinato a rimanere sotto la corte azzurra fuori rosa; questo perché, nonostante i suoi numeri da capogiro (37 gol e 7 assist in 39 partite) nessun club ha voluto affondare il colpo e pagare la clausola.
Molto probabilmente ciò che ha spaventato i grandi club di premier, e non solo, è la mentalità del calciatore. Un professionista, certo, ma che non ha fatto dormire sempre a sogni tranquilli tifosi e società in passato. Molto spesso il nigeriano è stato al centro dei riflettori e delle polemiche per i suoi modi di agire al di fuori del campo. Ad esempio, durante il periodo di lockdown, prese il covid-19 molto probabilmente perché infranse quest’ultima e andò ad un party nella sua città Natale.
