I soccorritori hanno lavorato a lungo per cercare di liberarlo dalla cabina del suo camion, ma quando l’hanno estratto dalle lamiere le sue condizioni erano disperate e non è stato possibile salvargli la vita. Aveva 48 anni ed era originario di Giugliano in Campania Ottavio De Angeliis, il conducente del mezzo pesante morto lunedì pomeriggio nell’incidente stradale che ha paralizzato per ore il traffico sull’autostrada A1, nel tratto tra Fabro e Chiusi. E’ la diciottesima vittima della strada in Umbria del 2025. L’uomo stava viaggiando in direzione nord con il suo autoarticolato che trasportava bottiglie di acqua minerale quando, poco prima delle 17, ha perso il controllo del mezzo e ha urtato violentemente il new jersey per poi ribaltarsi e scavalcare parzialmente la barriera invadendo la carreggiata opposta. Il camion nell’impatto ha perso parte del suo carico, centinaia di bottiglie di acqua minerale che sono finite sull’asfalto. L’urto violentissimo ha gravemente danneggiato la cabina rendendo difficile estrarre il conducente. Sul posto, oltre alla polizia stradale di Orvieto e Terni e i vigili del fuoco, anche un’ambulanza del 118 e l’elisoccorso della Regione.
Pesantissime le ripercussioni dell’incidente sul traffico, paralizzato in entrambe le direzioni per oltre 7 chilometri e deviato sulla circolazione secondaria. Per le operazioni di rimozione del camion e delle bottiglie d’acqua sono state necessarie molte ore e le corsie sono state completamente riaperte soltanto in tarda serata. Particolarmente difficile il transito dei mezzi di soccorso a causa dei cantieri presenti sul tratto, con la corsia d’emergenza chiusa in alcuni punti per lavori.