Un blitz in casa lo scorso dicembre in via Filippo Maria Briganti nel ‘cuore’ del Rione Amicizia. I carabinieri della stazione di San Pietro a Patierno ritrovarono nell’abitazione di Mario Omaggio, 36enne del posto, una pistola calibro 7,65 ‘Walther PPK’ con matricola abrasa, un caricatore con cinque proiettili e un involucro di carta contenente altri 13 proiettili. Il tutto era nascosto nell’armadio presente nella stanza da letto. Circostanza che portò all’arresto dello stesso Omaggio con l’accusa di porto abusivo di arma. Accuse che non sono bastate visto che il gip, di fronte ad un’iniziale richiesta di quattro anni, lo ha condannato a soli due anni e sei mesi con obbligo di firma. Decisive le argomentazioni del suo legale, l’avvocato Antonio Rizzo, riuscito a ridimensionare le accuse per il suo assistito. Solo qualche mese fa, nell’ottobre del 2024, lo stesso legale lo aveva fatto assolvere dall’accusa di riciclaggio: il processo era quello relativo ad un’inchiesta del 2016 iniziato con il sequestro della gioielleria Esposito di Corso Meridionale. Gli imputati erano accusati di riciclaggio e di reimpiego di capitali illeciti per favorire il clan Mallardo.
Pistola in casa al Rione Amicizia, obbligo di firma per il ras Omaggio
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