L’ordinanza che ha portato all’arresto di 12 persone, attigue al clan Contini, è ricca di rivelazioni di collaboratori di giustizia che hanno fatto luce o svelata ulteriori dettagli su fatti di sangue anche molto datati, come ul duplice omicidio avvenuto all’interno del bar Marino, quartier generale del clan Contini. A ricostruire i fatti di sangue è il collaboratore di giustizia Giuseppe Misso, che parlando di Alfredo De Feo, lo ricorda come vittima dell’agguato, salvo soltanto per un colpo di fortuna.
Agguato al rione Amicizia contro i Contini, le parole di Misso
“Gli esecutori furono Ciro Spirito, Paolo Ottaviano, Carlo Fiorentino. Mandante fu
Vincenzo Mazzarella e nell ‘agguato sarebbero dovuti morire Nunziello Bosti, Carmine Botta ed altri del clan Contini. Io so di questo delitto per averne parlato con Carlo Fiorentino che venne a casa mia dopo l’omicidio. Sebbene nel frattempo avessi saputo che erano state uccise delle persone a Via Filippo Maria Briganti quindi, al Rione Amicizia, ancora non conoscevo gli esatti termini della questione che per la verità neanche immaginavo. Carlo Fiorentino mi spiegò che, su incarico di Vincenzo Mazzarella, lui, Ciro Spirito, Paolo Ottaviano si erano recati al Rione Amicizia nei pressi del bar Marino. Lo scopo era quello di uccidere i Contini, i quali normalmente frequentavano la zona. Fiorentino mi spiegò che, entrati nel bar, avevano iniziato a sparare all’impazzata, colpendo persone dei
Contini ma non quelli che speravano di incrociare. Mi precisò anche che a Paolo Ottaviano
ad un certo punto si era inceppata la pistola ed aveva allora continuato a colpire Alfredo De Feo con la pistola. Mi disse che in tutto erano state colpite quattro persone e nel quartiere si sparse subito la voce che due erano morte ed altre due, tra cui lo stesso DE FEO, erano, invece, rimaste ferite… ”
