“Speravo non ci fossero queste difficoltà ma purtroppo durante l’arco di una stagione gli alti e bassi ci possono sempre essere. Alla Roma questi problemi escono sempre quando meno te lo aspetti ma sicuramente ci risolleveremo e faremo un grande finale di stagione”. Parola di Francesco Totti. L’ex capitano giallorosso, oggi dirigente, parla a lungo del momento difficile della sua Roma e non solo. Dal prossimo Mondiale (“credo possa vincere il Brasile”) passando per il derby di Milano (“spero vinca l’Inter”), fino alla lotta scudetto (“meglio il Napoli che la Juve, se non altro per cambiare una volta ogni vent’anni…”), Totti non fa sconti su nulla da Montecarlo, dove stasera sarà premiato ai Laureus Sport Awards come nuovo ambasciatore.
RUSSIA 2018 — “Sul Mondiale, io dico il Brasile. Mi piace il suo gioco e il suo modo di stare in campo. Se la vedrà con le solite squadre. Ma dico Brasile anche perché non c’è l’Italia. A questo proposito spero che gli azzurri tornino protagonisti a livello mondiale”.
SULLA SUA VITA — “Ho paura della vita. Ho paura del futuro. Cosa mi manca? Mi mancano le cose semplici: mettere gli scarpini, giocare le partite. I rituali dello spogliatoio, le cene con i compagni di squadra. Tutto quello che è stata la mia vita rettangolare in questi anni”.
CHAMPIONS — Brutto il k.o. con il Milan, ribaltabilissima la sconfitta con lo Shakhtar nell’andata degli ottavi di Champions: “Il secondo tempo mi ha sorpreso – ammette Totti -, non lo immaginavo così brutto dopo un primo tempo come quello che abbiamo giocato in Ucraina. Abbiamo tutte le carte in regola per ribaltare la partita e conquistare la qualificazione”.