Ieri sono stati arrestati Geremia Iavarone, Antonio Auletta e Cristofer Troia dai carabinieri della Compagnia di Caserta. I militari hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale della custodia in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
L’indagine ha ricostruito un tentativo di estorsione posto in essere, dai tre indagati, contro il titolare di una ditta di produzione, importazione e distribuzione di slot machine. La vittima ha denunciato la richiesta di pizzo nel luglio scorso ai carabinieri di San Nicola La strada.
“Adesso comandiamo noi”, le minacce della mala di Cardito
Dunque i tre affiliati del clan Pezzella-Ullero avrebbero minacciato un procacciatore d’affari e collaboratore della società in un incontro avvenuto a Cardito. Tra le minacce più pesanti ci sono quella di Troia: “Se entro domani non paghi devi togliere tutte le slot dal bar altrimenti ti rompo tutto“, mentre Auletta avrebbe detto: “Quelli che ci stavano prima ora sono carcerati, adesso comandiamo noi“. Gli emissari del gruppo Ullero avrebbero imposto alla vittima un’estorsione da 1.500 euro da pagare a Natale, Pasqua e Ferragosto.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.