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martedì, Giugno 24, 2025
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Sesso per soldi, frate Gildi minacciato da un pregiudicato di Secondigliano: “Ti vuoi togliere la tonaca?”

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Una vita sessuale decisamente troppo attiva quella condotta dai frati Nicola Gildi e Domenico Silvestro, infatti, per quei comportamenti si sono attirati anche pericolose minacce. In un’intercettazione telefonica, risalente al 29 maggio scorso, emerge una discussione tra padre Gildi e un misterioso Don Ciro, quest’ultimo voleva risolvere un problema con un ragazzo il quale gli aveva fatto leggere dei messaggi compromettenti sul suo telefono.

Don Ciro: Allora Don Nicola… Senti qua… Sono io adesso con lui, io sono di Secondigliano. Allora dacci l’ultimo aiuto al ragazzo e togliamo questo bordello da mezzo, in modo che tu non vai nei casini, lui non va nei casini, noi non faccia casini tra inc… questo e quell’altro… Stanno i messaggi sopra al telefono che mi ha fatto leggere… Come non lo conosci!!! Tu mi vorresti prendere e strunziare a me?”. Così Gildi sorpreso dalla telefonata rispondeva che non poteva far nulla per il ragazzo ma Don Ciro iniziava a minacciarlo anche di fargli togliere la tunica da prete.

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L’intercettazione tra padre Gildi e Don Ciro

Don Ciro: E’ quindi, non lo so.. La possiamo risolvere questa situazione, o dobbiamo fare…???

Gildi: Ma che cosa devo risolvere io? io voglio sapere che cosa devo risolvere? Scusami

Don Ciro: Come che cosa devi risolvere? Non ho capito…

Gildi: E’ che cosa devo risolvere?

Don Ciro: Il ragazzo vuole essere aiutato, gli puoi dare questo aiuto?

Gildi: Io non glielo posso dare.. Ed è una cosa che non c’entri tu, ed è una cosa che già ho detto a lui 50 volte, non posso…

Don Ciro: Allora che devo fare, devo venire io da vicino., e ti vuoi togliere la tonaca da dosso?

Gildi: E che vuoi fare?

Don Ciro: Dobbiamo arrivare a farti togliere la tonaca da dosso?

Gildi: Ma che ci azzecca questo?

Don Ciro: No, io te lo sto dicendo a te, perché è venuto a parlare con noi…

Padre Gildi chiedeva il motivo per il quale lo stava minacciando e Don Ciro gli ricordava che il ragazzo era andato lì da lui per raccontargli tutto, dopodiché, la conversazione si interrompeva bruscamente. Da un accertamento effettuato sull’utenza utilizzata dal misterioso Don Ciro emergeva che la stessa era intestata ad un uomo di Napoli con precedenti penali a carico tra cui lesioni, minacce ed estorsione.

Gli inquirenti hanno accertato che il ragazzo usando un’utenza, a lui intestata,
aveva provato a contattare padre Gildi, dal 12 al 14 maggio, senza riuscirci. Così
dall’intercettazione risultava che il frate aveva una relazione con il fratello del misterioso Don Ciro al quale puntualmente faceva delle ricariche da 40-50-60 euro sulla carta PostePay del ragazzo.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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