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sabato, Aprile 20, 2024
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Sparatoria in carcere, trasferito a Rebibbia il ras Alessio Peluso

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Trasferimento immediato per il ras Alessio Peluso. Il 28enne, indicato come elemento di spicco del clan di ‘Abbasc Miano’ è stato trasferito presso il carcere di Rebibbia a Roma dopo la sparatoria avvenuta nel penitenziario di Frosinone dove, fino a pochi giorni fa, era recluso (leggi qui l’articolo di lancio). Peluso è accusato di tentato omicidio dopo aver esploso dei colpi con una calibro 765 all’indirizzo di due detenuti che pochi giorni prima avevano avuto un diverbio con lo stesso Peluso.  Le indagini sul grave episodio affidate ad Adolfo Coletta della Procura di Frosinone e dagli investigatori della Squadra mobile. «Aspettava l’arrivo di questo drone con cui gli è stata consegnata una pistola con matricola abrasa, di chiara provenienza illegale. E una volta prelevata la pistola dalla sua finestra ha chiesto di andare in doccia», queste le prime parole riportate dal provveditore delle Carceri del Lazio Carmelo Cantone. «Non sappiamo come è entrato in carcere e lui non ce lo dirà. Si era già rifiutato di dirci come era entrato in possesso del l’arma, ma dalle immagini delle telecamere, si è visto il momento in cui lui preleva l’arma attraverso la finestra». Le indagini sembrano orientate nel confermare l’utilizzo di un drone per il trasporto dell’arma, drone già segnalato all’esterno del carcere frusinate «fuori dai reparti e immediatamente erano state fatte le segnalazioni alla forza di polizia all’esterno, tant’è che è intervenuta subito una pattuglia» come rivelato dallo stesso Cantone.

Il profilo di Alessio Peluso ‘o nir

Peluso, in passato militante nel gruppo Nappello e recentemente in quello di ‘Abbasc Miano’ sta scontando una pena di dieci anni e otto mesi, sentenza emessa qualche settimana fa contro il gruppo capeggiato dal triumvirato Balzano-Scarpellini-D’Errico (leggi qui l’articolo). Qualche mese fa la sorella di Peluso, nonchè moglie di Gianluca D’Errico, aveva subito un raid incendiario alla propria auto. Sia D’Errico che Peluso sono stati recentemente condannati nel corso del processo contro la cosca che ambiva a prendere il posto dei Lo Russo (leggi l’articolo). Il rogo è avvenuto in vico Cotugno a pochi passi dalla casa teatro di un altro incendio ‘eccellente’, quello ai danni dell’abitazione del ras Luigi Cifrone.

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