Sospeso il coma farmacologico per Antonia Ocone, la ragazza di 16 anni ridotta in fin di vita dal padre, Salvatore Ocone, che lo scorso 30 settembre a Paupisi, nella provincia di Benevento, ha ucciso la moglie Elisa Polcino e il figlio Cosimo, ferendo gravemente poi anche la figlia 16enne, ora ricoverata all’ospedale Neuromed di Pozzilli, in Molise.
Segnali incoraggianti per Antonia Ocone erano arrivati già da un paio di giorni, quando alla ragazza era stata ridotta la sedazione. Nella giornata di ieri, invece, si è deciso per la sospensione del coma ma, come recita il bollettino medico odierno, ci vorranno ancora molte ore affinché i farmaci vengano metabolizzati e si possano avere segnali di risveglio.
Pertanto, la prognosi della 16enne resta riservata.
Strage familiare di Paupisi, eseguita l’autopsia sul corpo di Elisa Polcino
Proprio nella giornata di ieri, martedì 7 ottobre, è stata eseguita all’ospedale San Pio di Benevento l’autopsia su Elisa Polcino, 49 anni, moglie di Salvatore Ocone.
Le prime indiscrezioni sull’autopsia confermerebbero che Ocone abbia ucciso la donna colpendola con una grossa pietra alla testa. La stessa pietra sarebbe stata utilizzata, poi, anche per colpire i figli Cosimo, 15 anni e Antonia. Per il primo l’autopsia non è ancora stata eseguita.
Dopo aver ucciso la moglie, Salvatore Ocone ha preso i figli, anche loro feriti, ed è fuggito a bordo della sua auto. Quando i carabinieri lo hanno individuato, in una zona boschiva in provincia di Campobasso, Cosimo era purtroppo già morto, mentre le condizioni di Antonia, come detto, erano molto gravi. Ocone è stato arrestato e portato in carcere.