Ha chiesto disperatamente aiuto a suo zio prima di essere avvolta dalle fiamme. L’ultima telefonata Giulia Salotti, la studentessa 14enne morta nel rogo dell’abitazione ad Anchiano, l’ha fatto a suo zio Angelo.
L’ultima telefonata di Giulia
“Zio, corri: sta bruciando la casa”. A raccontarlo è proprio Angelo Giusti, marito di Clara Salotti che è la sorella del padre dell’adolescente. “Mi ha chiamato con il cellulare – ha spiegato a Lucca In Diretta – Noi stavamo dormendo. Non ho perso un minuto e sono uscito di casa. All’esterno era già l’inferno. Le fiamme avevano avvolto tutta la casa e Massimiliano stava cercando disperatamente di avvicinarsi alla porta della mansarda per salvarla, ma era impossibile. Non si vedeva nulla a causa del fumo. Giulia, Giulia, gridavamo, ma da lei non arrivava nulla. Nemmeno un grido, neanche una parola. Forse era svenuta intossicata dai fumi. Ancora adesso non riusciamo a capire come possa essere accaduto”.
Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, le fiamme sarebbero partite dal piano di sotto prima di avvolgere l’intero stabile, ma ancora non è chiaro come si sarebbero originate. L’unica cosa certa è il dolore di un’intera comunità per la morte della giovanissima Giulia.
“Zio, corri: sta bruciando la casa”. A raccontarlo è proprio Angelo Giusti, marito di Clara Salotti che è la sorella del padre dell’adolescente. “Mi ha chiamato con il cellulare – ha spiegato a Lucca In Diretta – Noi stavamo dormendo. Non ho perso un minuto e sono uscito di casa. All’esterno era già l’inferno. Le fiamme avevano avvolto tutta la casa e Massimiliano stava cercando disperatamente di avvicinarsi alla porta della mansarda per salvarla, ma era impossibile. Non si vedeva nulla a causa del fumo. Giulia, Giulia, gridavamo, ma da lei non arrivava nulla. Nemmeno un grido, neanche una parola. Forse era svenuta intossicata dai fumi. Ancora adesso non riusciamo a capire come possa essere accaduto”.
Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, le fiamme sarebbero partite dal piano di sotto prima di avvolgere l’intero stabile, ma ancora non è chiaro come si sarebbero originate. L’unica cosa certa è il dolore di un’intera comunità per la morte della giovanissima Giulia.