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sabato, Aprile 20, 2024
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La paura di un conflitto mondiale e la profezia del terzo segreto di Fatima sulla Russia, il Papa si affida alla Madonna

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In un appello rivolto a “credenti e non credenti”, il Mercoledì delle Ceneri di quest’anno, il prossimo 2 marzo, è stato dedicato da papa Francesco a una “Giornata di digiuno per la pace” in Ucraina.   “Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina – ha detto il Pontefice al termine dell’udienza generale in Sala Nervi -. Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente, in tutto il mondo, sta provando angoscia e preoccupazione”. “Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte – ha proseguito -. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici”.

Il Papa ha pregato “tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale”. “E ora vorrei appellarmi a tutti, credenti e non credenti – ha continuato -. Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno”.     “Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace – ha aggiunto –    Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra”.

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In cosa consiste il terzo segreto di Fatima

Il terzo segreto di Fátima consiste, secondo la Chiesa cattolica, nel messaggio segreto comunicato dalla Vergine Maria a tre pastorelli ai quali sarebbe apparsa, a Fátima (in Portogallo), dal 13 maggio al 13 ottobre 1917. La trascrizione delle prime due parti del segreto si trova nella terza memoria di suor Lucia del 31 agosto 1941: gli altri due pastorinhos, Jacinta e Francisco, erano morti infatti subito dopo la prima guerra mondiale. Nella successiva stesura, l’8 dicembre dello stesso anno, suor Lucia vi aggiunse qualche annotazione. La terza parte fu da lei scritta su ordine del vescovo di Leiria il 3 gennaio 1944[1] e consegnata in busta chiusa, sulla quale si legge: “Per ordine espresso di Nostra Signora questa busta può essere aperta nel 1960…”.

Il testo del terzo segreto di Fatima, non rivelato né da Giovanni XXIII né dai suoi immediati successori, venne reso noto soltanto nel 2000 per volontà di papa Giovanni Paolo II. Il cardinale Joseph Ratzinger, futuro papa Benedetto XVI, che aveva mostrato di conoscere il segreto, insieme al papa e a suor Lucia, dichiarò nel 1996 a una radio portoghese che non c’era nulla di preoccupante nel segreto, e che rimaneva tale per evitare di confondere la profezia religiosa con il sensazionalismo

Il testo del Terzo segreto di Fatima

«Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva grandi fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo intero; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo, indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo (“qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti”), in una luce immensa che è Dio, un vescovo vestito di bianco (“abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”), altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi, come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli, ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.»

 

Le interpretazioni

Alcuni studiosi delle apparizioni di Fátima ipotizzano non si tratti di una visione simbolica. Il giornalista Antonio Socci, argomentando sul fatto che i pastorelli hanno riconosciuto che il personaggio era un vescovo, ma hanno avuto solo l’impressione che fosse il santo padre vedendolo vestito di bianco, ipotizza che possa trattarsi veramente di un papa illegittimo, di un antipapa, di un usurpatore.[5] Questo aprirebbe la strada all’ulteriore interpretazione che il “Vescovo vestito di bianco” e il “Santo Padre”, che poco dopo attraversa la città in rovina, possano essere in realtà due soggetti distinti della visione, rendendo possibile un’interpretazione della visione completamente diversa da quella che è stata data nel 2000.

Sul significato, invece, afferma che forse la terza parte del segreto – fra le altre cose – prospetta una Terza guerra mondiale in cui precipiterebbe l’umanità se si ostinasse ancora sulla via del male.[6] Sulle stesse posizioni si ritrovano i membri del movimento fatimita, che fa capo al sacerdote padre Nicholas Gruner, il quale per scongiurare tale sciagurata eventualità e arrivare al trionfo del Cuore Immacolato di Maria, sostiene una petizione al papa per una consacrazione esplicita della Russia

La profezia che più di tutti gli altri fa ancora discutere. Il mistero è fitto perché è stato espresso in maniera chiara e esente da interpretazione come gli altri due, e perché periodicamente è possibile rileggerci un riferimento ai grossi eventi mondiali che recentemente stanno prendendo forma: il confronto ha fatto emergere la possibilità che il terzo segreto di Fatima facesse riferimento alla pandemia di Covid-19 iniziata nel 2019, o alla possibilità di una terza guerra mondiale nell’era del nucleare (ipotesi di cui si parla seriamente dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022). Resta dunque un interrogativo importante capire cosa davvero quel terzo segreto aveva predetto.

Il resoconto di Padre Fuentes

Vorrei parlarvi dell’ultima conversazione che ho avuto con Suor Lucia il 26 dicembre. La incontrai nel suo convento. Ella appariva molto triste, molto pallida ed emaciata.

“Nessuno ha prestato attenzione”

“Padre, la Santissima Vergine è molto triste perché nessuno ha prestato attenzione al Suo Messaggio, né i buoni né i malvagi. I buoni continuano sulla loro strada ma senza dare alcuna importanza al Suo Messaggio. I cattivi, sui quali non è ancora caduta la punizione divina, continuano anche essi la loro vita peccaminosa, senza curarsi del Messaggio. Ma mi creda, Padre, Dio punirà il mondo e lo farà in modo terribile. La punizione del Cielo è imminente.”

Il Segreto non ancora rivelato

“Padre, quanti giorni mancano all’arrivo del 1960? Sarà un anno molto triste per tutti, nessuno potrà provare alcuna gioia se il mondo non prega e non fa penitenza. Non posso fornire altri dettagli, perché è ancora un segreto. Secondo il volere della Santissima Vergine, solo al Papa e al Vescovo di Fatima è permesso conoscere il segreto, ma hanno preferito non conoscerlo per non esserne influenzati. Questa è la Terza parte del messaggio della Nostra Signora, che rimarrà segreta fino al 1960.”

La Russia, il flagello di Dio

“Dica loro, Padre, che molte volte la Santissima Vergine ha detto, ai miei cugini Francesco e Giacinta e a me, che molte nazioni scompariranno dalla faccia della terra. Ella ha detto che la Russia sarà lo strumento scelto dal Cielo per punire il mondo intero, se prima non otterremo la conversione di quella povera nazione.”

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L’Ucraina e la Consacrazione della Russia: il segreto di Fatima potrebbe evitare la Terza Guerra Mondiale

Tutto ruota attorno alla Consacrazione della Russia

“Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace”, sarebbe stato uno dei tre segreti che la Madonna di Fatima avrebbe affidato ai tre pastorelli.

La Russia è un popolo grande e fiero che se messo sulla retta via può fare cose importanti per il mondo intero. Dio ha scelto questa Nazione, nessuno conosce il motivo, ma, ciò che è certo secondo i cristiani, è che tutto concorre al compimento del suo progetto, lo vediamo nella storia. La Madonna a Fatima attraverso i suoi messaggi chiese di consacrare la Russia al suo Cuore Immacolato. Tale consacrazione, che può effettuare solo il Santo Padre, ad oggi non è ancora stata fatta. In passato Papa Giovanni Paolo II realizzò la consacrazione del Mondo a Maria. Ma la Madonna di Fatima è stata chiara nel suo Segreto. Vuole la Consacrazione della Russia in quanto Dio l’ha scelta come strumento per la salvezza dell’umanità. Il messaggio è nella sua semplicità e chiarezza di una forza mediatica travolgente. Oggi tutti guardano alla cronaca di queste ore drammatiche, ma la Madonna di Fatima aveva già indicato la strada. Lo ha fatto nel 1917. Sono passati oltre cent’anni, in molti si aspettano che il Santo Padre faccia ora la sua parte per evitare che la guerra possa degenerare, chissà sfociando in un conflitto mondiale o nell’utilizzo di armi nucleari.

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