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Dal naso che cola al mal di testa, i ‘nuovi’ sintomi del Covid con la variante Omicron

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Molto più contagiosa, ma anche (apparentemente) in grado di causare una malattia meno grave. La variante Omicron è così complessa da aver trasformato radicalmente il virus originale del SARS-CoV-2. I sintomi, infatti, appaiono decisamente diversi e molto più lievi, nonostante la capacità di diffondersi di Omicron sia in grado di superare in parte la barriera del vaccino per quel che riguarda il contagio.

Come scrive Simone Pierini per Il Messaggero, diversi studi realizzati in tutto il mondo hanno dimostrato che, a differenza del virus originale, la variante Omicron sembra colpire più i bronchi rispetto ai polmoni. Uno studio dell’Università di Hong Kong ha permesso di stabilire addirittura una velocità di replica di Omicron pari a 70 volte quella della variante Delta. Una spiegazione potrebbe arrivare proprio dal fatto che con Omicron, il virus tende a colpire più i bronchi che i polmoni.

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Quali sono i sintomi?

L’infezione da Omicron nei polmoni appare empiricamente molto inferiore rispetto a quella del virus originale e questo potrebbe indicare una malattia molto meno grave. Tra i sintomi più comuni di chi viene contagiato con la variante Omicron appaiono mal di gola, naso che cola e mal di testa. Anche per questo, l’esperto sanitario britannico Tim Spector ha spiegato: «Se si hanno tutti questi sintomi in questo periodo, è abbastanza probabile che sia Covid. Per la maggior parte delle persone, la malattia è lieve o asintomatica, ma per chi non è vaccinato possono ancora svilupparsi malattie molto gravi. Se si hanno sintomi simili al raffreddore, è bene fare un test».

In Gran Bretagna, dove Omicron è già dominante, la media di guarigione dei pazienti è compresa tra i cinque e i sette giorni. Alcuni sintomi, come tosse e affaticamento, possono però persistere più a lungo e nei casi più gravi i pazienti hanno accusato mancanza di respiro, per un periodo di tempo di quasi due settimane.

Rispetto al virus originale e alle precedenti varianti, le indagini epidemiologiche in Gran Bretagna hanno permesso di notare una notevole riduzione percentuale di alcuni sintomi tipici. Febbre e tosse sono molto meno comuni, mentre si diffondono maggiormente sintomi come mal di testa, mal di gola, affaticamento e starnuti.

 

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Alessandro Pirozzi
Alessandro Pirozzi
Mi presento: mi chiamo Alessandro Pirozzi, sono nato a Napoli ed ho 23 anni. Sono iscritto all'albo dei giornalisti dal 2019 ed amo profondamente la comunicazione, specie quella digitale. Dopo essermi diplomato in un istituto alberghiero, ho iniziato a 18 anni il mio percorso lavorativo con InterNapoli.it nel 2016, collaborando anche in qualità di freelancer con diverse testate digitali come Blasting News. Ho scritto per 'Cronache di Spogliatoio', giornale sportivo online, e per la testata locale AbbiAbbè.it.