Giovedì scorso si è tenuta, al Comune di Giugliano, un’importante conferenza stampa. Hanno partecipato tutte le redazioni della città. Erano presenti, chiaramente, alcuni esponenti della maggioranza e della minoranza. Molti anche i tecnici comunali da tempo a lavoro su quello che era il tema della conferenza stampa. Parliamo della questione di via Santa Caterina. Qualche ora prima della conferenza, un acquazzone si abbatté su Giugliano. E, come accade in quei casi, l’Alveo dei Camaldoli, che in via Santa Caterina è risalito dalle viscere in cui era stato sotterrato, diventò un torrente in piena. L’acqua riempì tutta l’area del canale, fino a lambire l’inconsueto tetto artificiale rappresentato dalla carreggiata. Durante la conferenza stampa, sono stati toccati molti argomenti interessanti che con la questione di via Santa Caterina sono collegati. Ossia, lo stato delle strade cittadine, la qualità dei lavori di costruzione effettuati nel tempo e, soprattutto, l‘abusivismo edilizio.
Abusivismo edilizio storico: il Comune aprirà un’indagine
E’ stato proprio il Sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, supportato nella narrazione dal suo Vice, a scoprire la verità sulla questione di via Santa Caterina. In sostanza, come dice un regio decreto del 1910, non è consentito costruire nelle vicinanze di un fiume/canale/alveo. In alcun modo. Quindi, appare evidente che, in passato, sia stata violata la legge. In maniera anche alquanto plateale. Quando gli ho chiesto se, magari, l’Amministrazione Comunale avesse in mente di chiedere conto a chi, in passato, ha violato la legge realizzando abusivismo edilizio, il Sindaco mi ha risposto in maniera breve ma interessante. «Questa Amministrazione ha deciso di aprire un’indagine sulle violazioni perpetrate in via Santa Caterina». Chiaramente, sono colpevoli che vanno ricercati in un passato lontano, sia nella larga schiera dei privati ma anche nella ristretta e nota schiera di funzionari comunali. «Tutto registrato nei documenti in archivio in Comune», ho fatto notare. Ne sapremo di più, questo è chiaro.