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La lettura e l’ascolto di alcuni commenti quasi di ammirazione “hanno provocato in me sentimenti di rabbia e stupore perché a distanza di anni ci sono persone che ritengono Raffaele Cutolo un benefattore”. Claudio Salvia, figlio di Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere di Poggioreale che oggi porta il suo nome ammazzato nel 1981 su ordine del boss della Nco morto due giorni fa, non riesce ad accettare una certa narrazione tutt’altro che di stigmatizzazione rispetto alla vite condotta da Cutolo.
“Alcuni soggetti, fortunatamente una minoranza, avrebbero bisogno di un percorso di legalità e di studio rispetto a personaggi come Raffaele Cutolo la cui storia è evidentemente attualissima”, aggiunge Giuseppe Salvia dal 2006 funzionario alla Prefettura di Napoli dove attualmente si occupa di racket e usura. “Ma – dice ancora Salvia – lo Stato ha dimostrato fermezza non confermando il carcere duro a Cutolo, persona da emulare per qualcuno, e condannando tutti i responsabili della morte di mio padre”.
Il video dell’intervista al figlio di Giuseppe Salvia
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