Vi proponiamo l’intervento di “La Città Possibile Giugliano” pubblicata anche su Faceoobk dal titolo “Scorcio della campagna Giuglianese”. Si tratta di una nota dove il tema è l’agricoltura locale, fiore all’occhiello di Giugliano e dintorni, ma che da anni è messa a dura prova non solo dalla crisi, ma anche da altri fattori, tra cui le scelte amministrative che pesano duramente sul suo futuro. «A Giugliano, in località Lago Patria, vi è un fondo agricolo di circa 0,85 Km (85 ettari), appartenente a 3 distinte proprietà, interamente coltivato sia a frutta che ad ortaggi da una trentina di Coltivatori Diretti, in cui non vi è una sola carta a terra, come non accade neppure in Svizzera, per merito è sia dei proprietari, sia degli stessi Coltivatori che hanno maturato uno spiccato senso per la tutela ambientale. E dire che esso per estensione è pari a circa la metà di cittadine come Casavatore, Frattaminore o Lacco Ameno. – Scrive sul proprio profilo Facebook “La Città Possibile Giugliano” -. Bene, e nel frattempo il Comune cosa ha fatto nel corso degli anni, invece di salvaguardare le poche campagne rimaste a Giugliano, che danno lavoro a tante famiglie? Ha aumentato al massimo (10,6 per mille) l’aliquota IMU sui terreni agricoli, obbligando i proprietari a pagare mediamente di sola IMU 400 € ad ettaro (a cui poi bisognerà aggiungere la relativa IRPEF), di poco inferiore a quanto percepiscono per il fitto, somma che non può aumentare più di tanto, poiché i coltivatori sono vessati anche dagli altri esosi costi di produzione, sempre in aumento (contributi previdenziali, fitofarmaci, carburanti, macchine agricole, cesteria, ecc…), quando poi invece i prezzi dei prodotti agricoli sono sempre in diminuzione, sia per la crisi dei consumi e sia per la sleale concorrenza dei prodotti esteri. Tutto questo, quanto altro tempo potrà durare ancora? Fino a quando potrà perpetuarsi quello che è un esproprio di fatto? Cos’ costringono lo smantellamento dei terreni coltivati – aggiungono – infatti, se la campagna, come presto avverrà, sarà totalmente incolta, non si pagherà quasi nulla di IMU, e si metteranno altri spazi a disposizione di chi scarica illegalmente, ed appicca roghi tossici».
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