“Sono uscito assolto”, il neomelodico festeggia dopo il processo per mafia

“E dopo 4 anni di silenzio, di attacchi e di cose ingiuste. Sono uscito assolto…la dedico questa vittoria a chi mi ha attaccato in questi 4 anni dandomi del mafioso… solo chi mi è stato vicino sa le pene che ho passato e quanto ho lottato fino ad oggi in questi quattro anni di silenzio per rimanere un ragazzo pulito e libero ..spiegherò alcune cose tramite un video…grazie a tutti per il sostegno che mi avete dato in questi 4 anni“, così Andrea Zeta ha festeggiato l’esito del processo per mafia.

Condannati a 20 anni Maurizio Zuccaro, 13 anni per Rosario Zuccaro, assoluzione per Filippo Zuccaro: “per non avere commesso il fatto”. Questa la sentenza di primo grado del tribunale di Catania emessa per il processo Zeta. Il procedimento penale prende il nome dal più famoso tra i suoi imputati, Filippo Zuccaro, cioè il cantante neomelodico Andrea Zeta, finito in manette a marzo 2019 con l’accusa di associazione mafiosa e adesso assolto in primo grado.

IL PADRE ERGASTOLANO

Come riporta LiveSicilia.it gli investigatori, lui e il fratello maggiore, Rosario, avrebbero gestito gli affari della famiglia Santapaola-Ercolano per conto del padre, il boss già ergastolano Maurizio Zuccaro. Dunque il processo ordinario di primo grado, nato da un blitz, si è concluso. Andrea Zeta, difeso insieme al fratello dall’avvocato Salvatore Centorbi, non sarebbe stato, secondo la prima sezione penale del tribunale di Catania, coinvolto negli affari del clan. Tra novanta giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza. Nel frattempo Andrea Zeta ha annunciato il suo ritorno a Catania per il 31 marzo in concerto al Teatro Metropolitan di via Sant’Euplio.