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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Arrestato il boss del clan D’Alessandro, ricostruiti omicidi e agguati

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I carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della direzione distrettuale antimafia partenopea a carico di 6 persone affiliate al clan D’Alessandro. Tra gli arrestati ci sono  i presunti mandanti dell’omicidio del consigliere comunale del PD Gino Tommasino nel febbraio del 2009: tra questi il boss Vincenzo D’Alessandro.

Il politico fu ucciso con una raffica di proiettili mentre era in auto, accanto a lui il figlio allora 13enne che rimase miracolosamente illeso nell’agguato consumato in pieno giorno in viale Europa, una delle più importanti strade della città. L’inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Napoli ha fatto luce su mandanti e movente di quell’assassinio che scosse profondamente l’opinione pubblica.

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I nomi degli arrestati

I militari stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia (pm Giuseppe Cimmarotta) e i destinatari dei provvedimenti sono ritenuti legati al clan D’Alessandro.
Le indagini dei carabinieri e della Procura di Napoli avrebbero fatto luce su quattro omicidi avvenuti tutti in quel periodo, circa 15 anni fa.

I mandanti dell’omicidio Tommasino sarebbero Vincenzo D’Alessandro e Sergio Mosca quest’ultimo detenuto al 41bis. Arrestati anche Paolo Carlei (da ieri in carcere), Catello Romano, (divenuto noto in quanto autore di una tesi di laurea in cui ha confessato diversi omicidi), Michele Massa e Antonio Lucchese ritenuti coinvolti in una serie di omicidio e tentati omicidi come il duplice omicidio di Carmine D’Antuono e Federico Donnarumma, avvenuto del 2008, quest’ultimo colpito casualmente in quanto il vero obiettivo dei killer era Carmine D’Antuono.

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