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venerdì, Marzo 29, 2024
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Arzano. Operatori ecologici senza stipendio, è emergenza rifiuti in città

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Il comune non paga, protestano gli operatori ecologici senza stipendio. È emergenza  in città: i dipendenti dell’azienda Senesi spa incrociano le braccia e proclamano lo stato di agitazione insieme ai sindacati FPCGIL e UIL trasporti. Richiesto l’intervento del Prefetto.  L’azienda che si occupa della raccolta rifiuti in città avanzerebbe diverse mensilità dall’ente comunale. Non solo. Anche le altre aziende contrattualizzate dal Comune e che si occupano dello stoccaggio di materiali differenziati, a partire dall’umido, si rifiuterebbero, così come dichiarato da alcuni dipendenti, lo scarico dei camion. Una situazione che rischia di precipitare creando altre emergenze sanitarie. Altre aziende, invece, chiederebbero addirittura delle garanzie economiche con anticipo dei pagamenti. Nessuno vorrebbe fare più credito all’ente perché preoccupati della sua situazione economica e gestionale. Insomma c’è poco da stare allegri per il futuro. I dipendenti della Senesi chiedono l’immediato intervento della Prefettura e minacciano altre giornate di sciopero nei giorni a venire se non sarà risolta, una volte per tutte, la questione stipendi che è direttamente legata ai mancati pagamenti del Comune all’azienda che avanzerebbe oltre 1 milione  e mezzo di euro. Proprio nelle settimane scorse è scoppiata un’altra emergenza rifiuti ingombranti in quasi tutti i quartieri della città. Il comune senza impianti non riesce ad uscire dall’impasse. E quelli individuati avrebbero chieste garanzie economiche.  Una situazione al limite dell’inverosimile quella che vede il comune di Arzano senza più piattaforme dove poter conferire alcune tipologie di rifiuti. I motivi sarebbero da attribuirsi alla declinatoria che l’impianto Ambiente SpA di San Vitaliano avrebbe inviato al comune. Prossimi all’emergenza anche per quello che concerne il residuo da spazzamento stradale. Insomma, alle ataviche inefficienze amministrative si somma anche la scarsa civiltà.  Da Viale delle Industrie, al centro storico, alla zona Squillace, passando per la provinciale Arzano-Casandrino e la rotonda, fino a via Volpicelli e le rampe dell’Asse Mediano, il discorso non cambia. Il paese è alle prese con l’emergenza delle mini-discariche a cielo aperto che sorgono in quasi tutti i punti della città. Basta farsi un giro armati di macchinetta fotografica, per documentare la cattiva abitudine di lasciare i sacchetti e ingombranti in strada, vicino alle campane per il vetro, a ridosso di cartelloni pubblicitari o peggio ancora, fuori le strutture comunali. I pirati del sacchetto selvaggio oramai si sentono autorizzati a fere quello che vogliono, causa lo scarso se non inesistente controllo del territorio e l’assente senso civico. E residenti e commercianti minacciano di non pagare la rata della Tari per il 2018 appena “sfornata”.

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