Un bus della Ctp ha preso questa mattina fuoco al deposito di Arzano. Il mezzo della linea C1N che congiunge il territorio di Napoli con il casertano si è incendiato poco dopo il rientro al capolinea di corso Salvatore d’Amaro con a bordo ancora il conducente che è stato soccorso da un’ ambulanza del 118 e trasportato in ospedale a causa dello shock. Dopo qualche ora il dipendente è stato dimesso e le sue condizioni non destano preoccupazioni. Ancora da accertare la causa del rogo che ha coinvolto soprattutto il vano interno del pullman.
“È da circa 2 anni che denunciamo la mancanza di manutenzione per gli automezzi di Ctp. L’azienda deve impegnare risorse e uomini per il rilancio della manutenzione e non pensare che il subappalto delle linee sia la panacea del male del tpl per la provincia. Non intendiamo aspettare il morto. Prima la sicurezza per il personale e gli utenti, poi il resto” affermano i responsabili della segreteria della Fit Cisl Alfonso Langella e Ciro Montella. Poco dopo è giunta anche la notizia di un principio di incendio ad un altro bus Ctp in circolazione a Pozzuoli. La conducente, non appena si è accorta che dal fondo del bus provenisse del fumo, ha fermato il mezzo e ha fatto scendere i passeggeri. Subito dopo ha cercato di risalire sul bus per domare il principio d’incendio con l’estintore ma ha perso i sensi ed è svenuta. Ricoverata all’ospedale La Schiana, è stata poi dimessa dopo le rassicurazioni sulle proprie condizioni di salute.
Sull’episodio dell’incendio ad Arzano è intervenuto Nino Simeone, presidente della commissione consiliare trasporti del Comune di Napoli:«Invece di fare le promozioni, i dirigenti della Ctp si occupassero di garantire le manutenzioni a tutela dei dipendenti e dei Ctp e degli stessi viaggiatori. Se l’incendio si fosse verificato mentre il bus era in circolo, si sarebbe potuta verificare essere una tragedia».