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venerdì, Marzo 29, 2024
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Camorra a San Giorgio a Cremano, le cinque piazze di spaccio del clan Luongo

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Erano cinque le maggiori piazze di spaccio del clan Luongo. Cinque punti vendita attraverso cui il gruppo, capeggiato da Umberto Luongo, aveva ottenuto il monopolio della vendita di droga in città spodestando i vecchi appartenenti al clan Troia e mettendo nel mirino la vicina Portici dove era in corso una guerra per il controllo del territorio, guerra caratterizzata anche da omicidi eccellenti (leggi qui). E’ questo il particolare che emerge dalle oltre 750 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare che qualche settimana fa ha raggiunto 34 persone tra capi e gregari del gruppo che, da semplice ‘costola’ dei Mazzarella-D’Amico, aveva acquisito sempre più autonomia.

Dalla lettura delle carte emergono i vari punti in cui la cosca aveva impiantato i propri ‘droga market’, punti vendita scoperti e smantellati dalle forze dell’ordine. Il primo era quello sito in via San Martino da Carlo Terracciano insieme alla moglie Anna Uliano e al figlio Giovanni Terracciano. Vi era poi la piazza di spaccio di Michele Esposito tra via Manzoni e via Buongiovanni San Giorgio a Cremano e quella di Giuseppe Sparano, nipote di Umberto Luongo che, telefonicamente, prendeva accordi con i clienti per incontrarsi al confine tra San Giorgio e Ponticelli nei pressi di una nota caffetteria. Le altre piazze erano quelle di Massimo De Luca, in via Dalbono all’incrocio con via Galante e quella di via Mario Zinno gestita da Antonio Rho.

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