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venerdì, Marzo 29, 2024
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Caro benzina, i distributori obbligati ad esporre il prezzo medio

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E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, il decreto che chiede maggiore trasparenza sui prezzi del carburante. Il Comunicato stampa del Governo lo conferma; il decreto legge proposto, oltre che dalla Premier Meloni, dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e dal Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, è stato approvato.

Trasparenza sui prezzi del carburante 

Il prezzo del carburante è uno degli scogli più alti da superare per il Governo Meloni, nonché uno degli incubi degli automobilisti di tutt’Italia. Il prezzo della benzina è, infatti, in rialzo da mesi, tralasciando una piccola parentesi di “assestamento” che sembra aver già trovato tregua. Dalle poltrone del Governo però pare esserci consapevolezza, il Cdm ha infatti approvato un decreto legge sulla trasparenza dei prezzi del carburante.

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Il decreto introduce “disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi” come cita il comunicato stampa del Governo. Nel particolare il Dl verte su cinque punti precisi.

I punti del Decreto legge 

  • Nel periodo che va da gennaio a marzo 2023 il valore dei buoni benzina (nel limite di 200 euro per lavoratore) ceduti dai datori di lavoro privati ai dipendenti “non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente“.
  • Diventa obbligo giornaliero “per gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione per uso civile di comunicare il prezzo di vendita praticato“. Il Ministero delle Imprese è tenuto a calcolare e pubblicare il prezzo medio giornaliero nazionale. Il suddetto dovrà essere esposto, con evidenza, dagli esercenti insieme con il proprio prezzo.
  • Si rafforzano le sanzioni nel caso in cui gli esercenti violassero l’obbligo di comunicazione e pubblicità dei prezzi. “La sanzione può giungere alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta giorni” in caso di recidiva.
  • Si rafforzano i collegamenti tra Antitrust e Garante Vendita “per sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative“. Per le stesse motivazioni si rafforza anche il rapporto tra Garante Vendita e Guardia di Finanza.
  • E’ istituita una Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi “le ragioni dei turbamenti e definire le iniziative di intervento urgenti“.
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