PUBBLICITÀ
HomeAttualitàCovid e influenza, Matteo Bassetti: "Temo ci sarà un disastro, vaccinatevi".

Covid e influenza, Matteo Bassetti: “Temo ci sarà un disastro, vaccinatevi”.

PUBBLICITÀ

Aumenta sempre di più – con l’autunno alle porte – l’attenzione per l’influenza e per il Covid. La crescita esponenziale dei contagi da virus influenzale in Australia – come lo scorso anno – genera sempre maggiori preoccupazione tra gli esperti che, in coro, esortano la popolazione a vaccinarsi. Non si può infatti trascurare che è in calo – seppur di poco – la copertura vaccinale anti-influenza all’interno della popolazione over 65.

I dati raccolti dal Ministero della Salute

I dati raccolti dal Ministero della Salute, del resto, parlano chiaro: “Si conferma un trend in diminuzione nelle ultime stagioni dopo il picco raggiunto nella stagione pandemica 2020-21 con 65,3%. Il calo della copertura vaccinale nella stagione 2024-25 rispetto a quella precedente è generalizzata in quasi tutte le regioni italiane tranne nella provincia autonoma di Trento, in Piemonte, Lombardia, Molise, Campania, Basilicata e Sardegna in cui si registra un lieve aumento e nel Friuli-Venezia Giulia in cui la copertura è rimasta invariata“, sottolineano gli esperti, ponendo l’accento anche sugli obiettivi di copertura per tutti i target: si va da un minimo del 75% ad uno ottimale del 95%. Inoltre, vi sono altri dati rincuoranti: le coperture vaccinali nella popolazione generale della stagione 2024/2025 – aggiornate alla data del 29 agosto 2025 – sono lievemente aumentate – 19,6% – rispetto alla stagione precedente – 18,9%.

PUBBLICITÀ

Matteo Bassetti: “Temo ci sarà un disastro di casi

Su questi temi, raffiche di polemiche e di discussioni si sono agitate nell’opinione pubblica nazionale, spaccandola in due. Da un lato, campeggia l’esperto Matteo Bassetti, che all’Adnkronos Salute ha commentato i dati offerti dal Ministero della Salute, definendoli “imbarazzanti, ben lontani dall’obiettivo minimo. Si vaccina meno di un italiano su cinque e dei fragili over 65 – che poi sono quelli che intasano i pronto soccorso o gli studi dei medici di famiglia, che si imbottiscono di antibiotici inutilmente incidendo sui costi del Servizio Sanitario NazionaleSsn – uno su due – e il dato è in calo. Sulla vaccinazione contro l’influenza, ma non solo, manca la cultura della prevenzione, manca la cultura della tutela del Ssn. Non ci stupiamo poi se i pronto soccorso si intasano: tra il 31 dicembre e il 15 gennaio temo ci sarà un disastro di casi, con una intersecazione dell’influenza con il Covid“.

Infine, Bassetti ha rimarcato che “se le persone non si rendono conto che fare il vaccino è tutelare il Ssn e renderlo efficiente vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa. I medici questo lo dicono apertamente ma c’è chi invece non lo fa. Dobbiamo far sì, attraverso la prevenzione, che meno persone arrivino a curarsi per le malattie“.

Massimo Ciccozzi: “Così si fa dell’inutile allarmismo, del terrorismo

Dall’altro, ci sono coloro che preferiscono non generare ulteriori preoccupazioni ed allarmismi – tra cui Massimo Ciccozzi, che davanti ai microfoni dell’Adnkronos Salute ha osservato che vi è una grandestanchezza nelle vaccinazioni proprio degli over 65, il target prioritario della campagna. Gli anziani cominciano a manifestare meno fiducia. Che senso ha dire che l’influenza stagionale in arrivo in autunno sarà la peggiore di sempre, anche dell’anno precedente, senza avere in mano dati scientifici a supporto di questa tesi? Così si fa dell’inutile allarmismo, del terrorismo“.

Non dobbiamo essere aggressivi nel mandare messaggi, perchè altrimenti otteniamo l’effetto opposto

Stando a quando dichiarato da Ciccozzi, infatti, il tema delle vaccinazioni e delle malattie sarebbe stato affrontato troppo e male. “Si tende a dire a tutti di sottoporsi a immunizzazione contro qualsiasi malattia, invece i vaccini devono essere ‘mirati’, tenendo conto di condizione fisica della persona ed età. L’antinfluenzale devono farlo gli over 65, fragili e con più di 50 anni di età. Non dobbiamo essere ‘aggressivi’ nel mandare messaggi perché altrimenti otteniamo l’effetto opposto, come dimostra il caso del bambino di 3 anni morto per meningite a Bari perché non era stato vaccinato contro il meningococco“.

Dunque, secondo Ciccozzi, “la stanchezza nei confronti dei vaccini rischia di far diventare il morbillo come il Covid, una malattia endemica. Assurdo, visto che da oltre quarant’anni abbiamo un vaccino ad hoc contro il morbillo, malattia che in Italia ha il record di contagi tra i bambini nella fascia di età 0-4 anni. Se non si cambia rotta – conclude infine Ciccozzitra 25 anni il morbillo rischia di diventare endemico“.

Roberto Burioni: “Chi parla non sa la virologia

Sulla stessa lunghezza d’onda di Massimo Ciccozzi si pone anche Roberto Burioni, il quale ha affermato in un post su Facebook che “non è possibile prevedere in anticipo la gravità dell’epidemia annuale di influenza. Per cui se qualcuno vi dice che sarà grave o vi dice che sarà lieve, l’unica conclusione che potrete trarre da questa affermazione è che chi parla non sa la virologia“.

Allo stesso modo, sarebbe impossibile prevedere anchel’efficacia del vaccino. Ma il vaccino è sempre efficace: certi anni di più, certi anni di meno, ma un certo grado di efficacia c’è sempre. E’ sciocco – prosegue – visto che il vaccino non ha praticamente effetti collaterali, rinunciare a questa protezione che significa non ammalarsi, ammalarsi in maniera più lieve e trasmettere meno il virus agli altri“. Invece, “integratori, diete, vitamine – a meno di specifiche carenze dimostrate – non servono a nulla“, tuona Burioni, che chiosa: “Quando arriverà il momento – ora è presto – vaccinatevi senza paura e senza indugio“.

 

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ