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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Da piazza di spaccio più grande d’Europa a set di Gomorra: la storia della Vela verde

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Una storia complicata sin dall’inizio fatta di sviluppo mancato, crescente degrado, piazze di spaccio e camorra prima di una difficile rinascita. In praticamente 50 anni di vita le Vele di Scampia hanno vissuto numerosi fasi, molte delle quali a dir poco complicate. Progettate dall’architetto Franz di Salvo e commissionate dall’allora Cassa del Mezzogiorno, le Vele furono realizzate tra il 1962 e il 1975 , distribuite in due Lotti, per un totale di 7 edifici: l’A, B, C e D, per il Lotto M e F, G e H al Lotto L. Ma quello che si sperava potesse diventare un fiore all’occhiello abitativo in un territorio lontano dal centro cittadino, divenne presto un’occasione mancata di cui hanno goduto dei benefici principalmente clan di camorra e speculatori politici che sfruttarono il progressivo e perenne abbandono. Dopo il terremoto del 1980 trovarono riparo nelle Vele numerose famiglie sfollate da quel terribile sisma e in molti occuparono le case senza averne il diritto, cosa peraltro andata avanti sino ai giorni nostri. Nel frattempo, i gruppi camorristici di Scampia-Secondigliano diedero vita ad una fiorente attività di spaccio di stupefacenti con le Vele di Scampia che divennero centrale della droga.

A farla da padrone, per oltre vent’anni, la cosca dei Di Lauro e dei suoi affiliati che aveva il suo capo indiscusso in Paolo Di Lauro alias “Ciruzzo o milionario’’. Gli affari della vendita di stupefacenti generarono guadagni milionari con la vendita di cocaina, eroina, marijuana, hashish che richiamarono quello che furono denominati zombi, ossia tossicodipendenti che faticavano persino a stare in piedi, in fila per comprare la dose. Le Vele divennero un luogo inaccessibile, con sentinelle ad ogni angolo e difficoltà in alcuni casi per gli stessi abitanti costretti a chiedere il permesso anche per tornare nelle proprie abitazioni. Dopo la faida di camorra tra i Di Lauro e gli Scissionisti negli anni ‘2004-2005 che fece oltre 80 morti, l’azione incisiva delle forze dell’ordine riuscì nell’impresa di chiudere numerose piazze di spaccio ed anche alle Vele il supermarket della droga s’affievolì sino quasi a scomparire, sostituite da complicati progetti di affrancamento dal degrado portato dallo storico Comitato Vele e dalle altre associazioni territoriali di Scampia.

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Le vicende camorristiche dei Di Lauro e degli altri gruppi furono poi nella fiction “Gomorra’’, con alcune scene girate proprio alle Vele di Scampia in cui recitarono diversi abitanti del posto. Nel corso del tempo tre gli abbattimenti degli edifici. Il primo si ebbe nel 1998 con la demolizione della Vela F. Il secondo abbattimento avvenne nel 2000 e interessò la Vela G. In entrambi i casi, l’amministrazione in carica era quella di Antonio Bassolino. Il successivo abbattimento si ebbe nel 2003 (sindaco Rosa Russo Iervolino) con la distruzione della Vela H. Ora il progetto di riqualificazione “Restart Scampia’’ con l’imminente distruzione della Vela verde seguita poi da quella rossa e da quella gialla e la riqualificazione della celeste.

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