Era accusato di estorsione aggravata e continuata con l’aggravante di aver favorito il suo gruppo, quello delle ‘palazzine della 167 di Arzano’. E invece è stato completamente assolto e scarcerato Giuseppe Monfregolo ‘o uallarus, ritenuto dalla Procura di Napoli il boss emergente degli scissionisti di Arzano. Due gli episodi contestatigli. Il primo riguardante una presunta estorsione all’azienda Antica Pelletteria Napoletana; l’altra quella ai danni dei fratelli Giuseppe e Ciro Orlando dal 2004 al 2017 (con il primo poi ucciso in un agguato di stampo camorristico). Il pubblico ministero Marra aveva chiesto per Monfregolo 12 anni e sei mesi. Vincente si è invece rivelata la strategia dei legali di Monfregolo, gli avvocati Claudio Davino e Antonio Pollio. I due legali, a differenza di altri loro colleghi che per tale processo scelsero per i loro assistiti il rito abbreviato (riportando comunque condanne), hanno scelto il rito ordinario.
La strategia difensiva
Gli avvocati Davino e Pollio hanno evidenziato numerose criticità ed eccepito l’inutilizzabilità di alcuni atti portati all’attenzione del giudice. L’avvocato Davino, in particolare, ha sollevato la questione di alcuni errori commessi nell’acquisizione dei dati. Scelta rivelatasi vincente quella dell’ordinario con Monfregolo assolto e scarcerato perchè il fatto non sussiste in riferimento all’accusa di estorsione contro i fratelli Orlando e assolto per non aver commesso il fatto in merito alla presunta richiesta estorsiva contro l’Antica Pelletteria Napoletana. Rispondeva di estorsione aggravata contro i fratelli Orlando anche Pietro Cristiano, un altro di quelli indicati come membri del ‘direttivo’ del gruppo delle ‘palazzine’: per lui il pubblico ministero aveva chiesto nove anni e invece anche per Cristiano (difeso dagli avvocati Vittorio Giaquinto e Vincenzo Di Vaio) è arrivata l’assoluzione.
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