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venerdì, Aprile 19, 2024
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Fatto a pezzi, bruciato e messo in una cisterna dalla camorra: arriva la stangata

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Fu fatto a pezzi, bruciato e messo in una cisterna. Fu un delitto terribile quello del giovane ras Antonio Ruotolo di Santa Maria a Vico, in località Fizzo Monte San Michele a San Felice a Cancello, 13 giugno 2003. Oggi al tribunale di Napoli il pm della DDA ha chiesto pene severissime per i boss del clan Massaro.

E’ stato condannato il boss Antonio Carmine ‘O CaliseoMassaro (56 anni). La sentenza, emessa oggi, tiguarda l’omicidio di Antonio Ruotolo avvenuto il 13 giugno 2003.

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O’ Caliseo, già ergastolano, è stato condannato a trent’anni di reclusione mentre l’esecutore del delitto, il 43enne Franchino O’ Pecurar Massaro (43 anni), collaboratore di giustizia, ha subito una pena di 14 anni.

Il presunto specchiettista Stefano Turnacco è stato assolto con formula piena. Posizione stralciata per Francesco Cicchiello Massaro (63 anni) a causa di un difetto nei capi d’imputazione da un caspo di omonimia con un Francesco Massaro di 20 anni più giovane. A riportare la notizia è CasertaCe

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