Diversi episodi di incendi hanno interessato, nel corso della giornata di ieri, Napoli e la sua provincia. Tra essi, il primo, nella mattinata di ieri 9 marzo al Borgo di Sant’Antonio Abate, nel cuore di Napoli, dove sono andati in fiamme quattro veicoli, tre auto e uno scooter. Quest’ultimo apparteneva ad una 57enne incensurata del posto, mentre i tre veicoli pure erano intestati ad incensurati.
Il fatto è stato denunciato dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha dichiarato: “Le forze dell’ordine stanno indagando per verificare l’origine e la matrice del rogo. Bisogna capire perché non è il primo episodio di questo genere verificatosi in città negli ultimi tempi. Potrebbe esserci qualcosa dietro che va fermato prima che possa verificarsi una tragedia”.
Uomo dà fuoco ad un’auto per “divertimento”
Episodio analogo si è verificato nel pomeriggio di ieri, nella zona industriale tra Arzano, Casoria e Frattamaggiore. In un filmato recapitato al deputato Borrelli si nota un uomo arrivare a bordo di un’auto, per poi avvicinarsi a una Lancia Ypsilon parcheggiata e la cosparge di liquido infiammabile. Dopo aver appiccato il fuoco, sale nuovamente a bordo dell’auto con la quale era arrivato e si dà alla fuga.
L’ipotesi è quella del racket, stando alle dinamiche. Borrelli ha così denunciato l’accaduto: “Abbiamo denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine affinché si indaghi su ciò che ci è stato riferito e mostrato. Potrebbe trattarsi di atti intimidatori legati al racket dato che quell’area dell’hinterland napoletano è da tempo nella morsa dei clan di camorra. Non possiamo consentire questa deriva violenta e criminale”.
A fuoco la saracinesca di un negozio a Somma Vesuviana
Ieri in tarda serata i carabinieri della stazione di Somma Vesuviana sono intervenuti in Via Fossa dei Leoni n. 2 per l’incendio della saracinesca di un negozio di abbigliamento. La proprietaria è una 40enne incensurata del posto.
Le fiamme, spente dai vigili del fuoco, hanno danneggiato l’ingresso dell’attività. Non si esclude l’ipotesi dolosa e continuano le indagini per chiarire origine e matrice.
