Pochi giorni fa il Comando dei carabinieri per la Tutela della Salute ha condotto un controllo su 100 campioni di colori usati per i tatuaggi e 22 sono risultati non conformi per la presenza sopra i limiti di legge di sostanze potenzialmente tossiche o cancerogene, come le ammine aromatiche e gli idrocarburi policiclici aromatici.
Come è riportato da Il Messaggero secondo l’Istituto Superiore di Sanità, i pigmenti utilizzati non sono prodotti specificatamente per le applicazioni di tatuaggi e contengono impurezze.
L’80% dei coloranti usati sono prodotti chimici organici e più del 60% azo-pigmenti, alcuni dei quali possono liberare ammine aromatiche riconosciute dall’Europa come cancerogene.
I Nas hanno controllato 117 aziende tra centri di tatuaggio, importatori, produttori e distributori nazionali di pigmenti. Il Ministero della Salute ha così disposto il divieto di: “Vendita e di utilizzo, di ritiro o richiamo dalla rete commerciale dei prodotti pericolosi”.
Preoccupano maggiormente le tonalità rosse, gialle e arancioni e ma anche gli inchiostri con pigmenti azoici in generale. L’ultimo rapporto Istisan sui tatuaggi però ha precisato: “Effetti a lungo termine come carcinoma, iperplasia, tumori e vasculiti possono essere ricondotti agli inchiostri per tatuaggi, sebbene la correlazione causa effetto sia, in alcuni casi, molto difficile da provare”.