La faida di piazza Mercato spiegata dalle ‘voci di dentro’. Quelle dei collaboratori di giustizia Carmine Campanile ‘o ricc (leggi qui la notizia relativa al suo pentimento) e Gennaro Buonocore, ex ras dei Mazzarella per piazza Mercato e vico Soprammuro. Le loro dichiarazioni si sono rivelate preziosissime per l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare che mesi fa portarono in carcere Vincenzo Papi, Gabrielle Onesto e Fabio Oliviero (leggi qui l’articolo). Dichiarazioni in cui si fa riferimento anche a Farid Cinquegrana, il 31enne arrestato questa mattina sul litorale domitio (leggi l’articolo di Internapoli). Anche Cinquegrana, secondo i due pentiti partecipò alla spedizione punitiva contro una Smart su cui viaggiavano la Onesto e un altro giovane (solo indagato) appartenenti al gruppo Minichini-Rinaldi che avevano avanzato una richiesta estorsiva (per contro dei Rinaldi) a Vittorio Pacifico, ras dei Mazzarella per il Mercato.
La risposta armata dei Mazzarella
Come dichiarato da Campanile a fornire le armi al clan fu Vincenzo Papi:«Ricordo che mi telefonò Gennaro Esposito, detto “Cap e Bomb”, di mattina e mi disse di andare a casa di Buonocore Gennaro perché eravamo pronti. Andai subito a casa di Buonocore Gennaro e lì c’era anche Esposito che mi disse che si doveva fare l’attentato agli emissari dei Rinaldi che dovevano prelevare la tangente da Pacifico Vittorio per lo spaccio della droga e che avevamo le armi che ci erano state fornite da Vincenzo Papi». Dopo quell’agguato vi fu una stesa dimostrativa in piazza Mercato e un altro episodio (leggi qui). In vico Soprammuro poi le minacce agli ambulanti:«Ricordo che dopo l’agguato agli emissari dei Rinaldi, insieme a Gennaro Buonocore e a un certo omissis ci presentammo a vico Soprammuro, dove fanno il mercato del pesce, e dicemmo ai bancarellari che da quel momento avrebbero dovuto pagare a noi del clan Mazzarella e non più ai Rinaldi. Ricordo che ero armato con una
bomba a mano che dicevo avrei utilizzato contro di loro se avessero continuato a pagare i Rinaldi».
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